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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 23 marzo 2000
SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DI DANILO QUINTO, CANDIDATO PRESIDENTE ALLA REGIONE PUGLIA PER LA "LISTA BONINO".

Bari, 23 marzo 2000

Durante la conferenza stampa di presentazione dei candidati della "Lista Bonino" per le prossime elezioni regionali del 16 aprile, Danilo Quinto ha sottolineato che per quanto riguarda i fondi strutturali, nel periodo 1994-1999, la regione ha avuto a disposizione 6.200 miliardi di risorse.

Le percentuali di utilizzo sono state inferiori al 70 %: migliaia di miliardi in meno per il settore agricolo, le infrastrutture di supporto, l'industria, l'artigianato e i servizi, il turismo e la valorizzazione delle risorse umane.

Questo è stato il governo di centro destra della Regione Puglia.

La cosa non sarebbe cambiata se al governo ci fosse stato l'altro polo.

Il voto alla "Lista Bonino" è un voto diverso. E il voto ad una persona e ad una storia che hanno saputo governare catastrofi umanitarie colossali, in Africa, nell'ex-Jugoslavia, nel Kosovo, ecc. E il voto a delle persone che in Puglia si candidano a governare i problemi concreti della vita quotidiana dei cittadini pugliesi, nella consapevolezza che gli altri, tutti gli altri concorrenti in questa competizione elettorale, promettono ora e confermano lo sfascio che insieme hanno già realizzato.

Fanno promesse anche rispetto al settore quantitativamente e qualitativamente più importante del bilancio regionale, quello della sanità.

In Puglia non esiste un piano sanitario; non esiste prevenzione; non esiste il servizio di emergenza 118 (è l'unica regione italiana a non esserlo); l'assistenza è solo ospedaliera; gli ospedali sono ripetitivi come funzioni e qualità; non è stato chiuso nessuno ospedale (solo qualcuno, e per obsolescenza).

"Il progetto della Lista Bonino per la sanità - ha detto Danilo Quinto - è innanzitutto quello del referendum: i cittadini pugliesi, come tutti i cittadini italiani, devono essere liberi di scegliere se iscriversi al servizio sanitario pubblico o di pagarsi una assicurazione privata sulle malattie, fermo restando l'obbligo per tutti di seguire l'una o l'altra delle due strade. Solo così tra l'altro, si creerebbe una effettiva concorrenza tra gli erogatori dei servizi sanitari.

Oltre questo occorrerebbero una seria riforma dei medici di base, l'informatizzazione delle strutture sanitarie, l'esclusione delle scelte politiche nella designazione dei dirigenti della Sanità".

Dopo aver ringraziato gli oltre 15.000 cittadini pugliesi che con le loro firme autenticate e certificate hanno consentito la presentazione della "Lista Bonino" in tutta la regione, Danilo Quinto ha definito scandaloso il pronunciamento della Corte d'Appello di Bari, che ha riammesso la Lista di Forza Italia di Brindisi, soprattutto alla luce delle motivazioni che avevano indotto i giudici di Brindisi, con assoluta chiarezza e ineccepibilità, ad escludere le Liste di Forza Italia.

"A nostro giudizio - ha sostenuto Danilo Quinto - la lettera della Legge in ordine alla perentorietà dei termini di presentazione della dichiarazione di collegamento tra lista provinciale e lista regionale, non può essere oggetto di interpretazione come quella data dai giudici della Corte d'Appello di Bari".

Danilo Quinto ha inoltre dichiarato sul problema della raccolta delle firme: "se un cittadino pugliese legge 24 e 48 ore prima della presentazione delle liste dei candidati, che queste non sono ancora chiuse è lecito che si chieda come si faccia entro le 24 o 48 ore successive a raccogliere le migliaia di firme autenticate e certificate necessarie per la presentazione".

Prima di cedere la parola a Pasquale Tria, che ha illustrato le liste dei candidati della Lista Bonino, "tutti i militanti radicali e referendari" e con una significativa presenza femminile, maggiore di quella di tutti gli altri partiti, Danilo Quinto ha rivolto un invito a tutti i cittadini pugliesi perché almeno 2 su 10 consentano con il loro voto, l'affermazione degli unici che si battono per: una riforma bipartitica, all'americana, del nostro sistema elettorale, compreso quello per le regioni, che siano delle Regioni Stato nell'ambito di un federalismo liberale che ci faccia somigliare più all'America del nord che alla Jugoslavia; una maggiore libertà economica, oggi ridotta realmente ad un livello che vede il nostro Paese al penultimo posto in ambito di Unione Europea, e tutto questo per l'incapacità di governi nazionali e regionali che si sono succeduti di rimuovere i vincoli che pesano sull'esercizio della libertà economica.

"Per raggiungere questo obiettivo - ha concluso Danilo Quinto - è necessario mettere in campo tutte le energie vitali di impresa e di innovazione. Per questo è, soprattutto, necessario sostenere i referendum sulla libertà economica e sul lavoro che insieme ai referendum per una "giustizia giusta", per l'abolizione dei finanziamenti pubblici a partiti e sindacati, per il sistema elettorale uninominale, rappresentano l'unico progetto politico in campo per queste elezioni regionali.

Chi vuole sostenere questo progetto sappia che il suo voto è un voto per il futuro di questo Paese contro il passato degli uni e degli altri: nulla cambierà per i cittadini pugliesi se a vincere sarà la sinistra piuttosto che la destra, o viceversa, c'è un voto possibile e anche ragionale: quello della Lista Bonino".

 
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