che in artiglieria si chiama "falso scopo" (per chi non e'
pratico di traiettorie balistiche, potro' spiegarlo in separata
sede).
NELL'ANNIVERSARIO DI UN'ILLUSIONE
di Massimo Nava - Corriere della Sera 24/03/00
Il bombardamento della Jugoslavia si proponeva la salvezza del popolo kosovaro schiacciato dalle truppe di Milosevic, la
democratizzazione del regime serbo e la stabilizzazione dei
Balcani, in un quadro di ripresa della convivenza fra diverse
etnie.
L'obiettivo umanitario e' stato raggiunto a prezzi altissimi:
i bombardamenti non fermarno l'azione delle bande paramilitari serbe e incentivarno la fuga biblica dei kosovari.
Il rimpatrio e' avvenuto in un territorio devastato. Sono seguite, sotto gli occhi della Nato, vendette contro i serbi e
l'esodo di una popolazione non tutta complice dei massacri
precedenti.
Il secondo obiettivo si e' risolto nel suo contrario. Milosevic
e' al potere e rischia di restarvi a lungo. I raid della Nato
hanno devastato la Serbia, ma non indebolito la macchina
militare....
Quanto alla stabilita', le prospettive riflettono lo scenario
determinato dal conflitto...
...............
E continua a lungo questa lucida quanto impietosa
raffigurazione della REALTA', che e' sotto gli occhi di tutti
(quelli che vogliono vedere...).
Per chi poi volesse saperne ancor di piu' c'e' un reportage
dello stesso giornalista, a pagina 11, dal titolo emblematico:
"Serbia anno zero, il ghetto senza speranza si affida a
Milosevic".
Altro che quattro sassi tirati dai palestinesi a Jospin (il nesso fra gli avvenimenti continua a sfuggirmi...)