Dalla serie "non c'e' limite al peggio".
Adesso assistiamo all'ennesima lite da pollaio organizzata
sulla pelle degli extra-comunitari, per fin troppo evidenti
fini elettorali, da destra, sinistra, centro e quant'altri.
A nessuno e' venuto in mente di porsi una domanda semplice quanto drammaticamente ostica:
e' piu' RAZZISTA chi vuole introdurre un "minimo" di norme
all'immigrazione, a tutela anzitutto degli immigrati, norme sulla cui formulazione si potrebbe ampiamente discutere (non troppo a lungo pero', che' il tempo stringe);
ovvero
e' piu' RAZZISTA chi, per bassa demagogia e in nome di un
improbabile "volemose bene", e' fautore di un'immigrazione
selvaggia, destinata a condannare orde di poveracci ad una
vita in condizioni sub-umane oggi, senza la minima speranza di un miglioramento per il futuro ed in dispregio del dettato costituzionale (cito per tutti gli artt. 2, "diritti inviolabili dell'uomo", 3, "pari dignita' sociale", 4, "diritto al lavoro, 32, "tutela della salute", 36, "diritto ad una retribuzione...sufficiente ad assicurare...un'esistenza libera e dignitosa)??
E' inutile illudersi: le risorse disponibili son quelle che sono e, a differenza della trippa, NON sono estendibili a piacere...