MODERNIZZAZIONE ITALIANA.Roma, 31 Marzo 2000
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, candidato alla Presidenza della regione Lombardia per la Lista Bonino:
"L'Italia é il paese europeo con la più bassa percentuale di occupati sulla popolazione attiva. L'ipocrisia della "repubblica fondata sul lavoro" è evidenziata dal raffronto tra il nostro tasso di attività e quello degli altri paesi europei: il tasso italiano è del 50,8% contro il 70% circa di Olanda e in Gran Bretagna ed il 73% degli Stati Uniti (dati Ocse).
L'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori rappresenta, sostanzialmente e simbolicamente, il fulcro di una legislazione del lavoro arretrata e proibizionista, che condanna all' inattività milioni di italiani e penalizza in modo particolare donne e giovani. Lo scontro sul referendum vede il fronte del "no" prigioniero della demagogia sindacale, proteso a difendere una legislazione che penalizza le imprese e impedisce la crescita dell'occupazione regolare.
Il tentativo di D'Alema di smarcarsi dal controllo della CGIL e di firmare con Tony Blair un documento dai contenuti innovativi e di superamento della illusione del posto fisso è naufragato in una poco onorevole marcia indietro.
L'Italia che guarda con realismo alle sfide della nuova economia anziché rimpiangere i "bei tempi andati", sarà al nostro fianco nella sfida referendaria per la modernizzazione dell'economia italiana. Con noi si schiereranno i giovani e i non garantiti ai quali solo le liberalizzazioni possono offrire occasioni di riscatto e di occupazione. Ci auguriamo che la Confindustria di Antonio D'Amato colga l'occasione per lasciarsi alle spalle la stagione concertativa e consociativa, per rilanciare un sistema di relazioni industriali avanzato, che punti alla rottura della Contrattazione Collettiva Nazionale, monopolistica e regressiva. Un modo insomma, per liberare le risorse del lavoro e dell'impresa oggi mortificate dalle recenti scelte neocorporative".