Il quartier generale delle forze aramte comunica da Supermarina.
Contestazione navale al porto di Livorno contro la nave di Silvio Berlusconi Azzurra ancorata in banchina dall'una di stanotte. La corazzata Giulio Cesare e l'incrociatore Fiume si sono avvicinati all'ammiraglia "Azzurra" sparando cinque cannonate. Immediatamente sono entrati in azione i sommergibili delle forze armate berlusconiane. Un siluro lanciato dal sommergibile Previteius ha colpito il fianco dell'incrociatore. A dare manforte alle scarse forze navali presenti nel porto ci ha pensato il barchino della X flottiglia Forzitalia guidato dal tenente colonnello di vascello Antonio Tajanus. Le due navi della regia marina hanno subito fatto marcia indietro e si sono allontanate verso la Sardegna. Subito dopo sono iniziati i bomabardamenti della regia aviazione. Quattro Cant Z si sono avvicendati in ondate successive in attacchi contro "Azzurra" senza riportare alcun successo di rilievo. Dall'ammiraglia Mediaset è partita la risposta della contraerea comandata dalla mamma di Silvio. Grazie allo "spirito santo
" un aereo non è ritornato alla base. Intanto, dalle 8 di stamane, i sommozzatori dei corpi scelti di Supermarina hanno iniziato a minare la zona intorno al porto. Il dragamine "Licio Gelli" ha cercato, senza successo, di ostacolare questa operazione. Intorno alle 10 di stamattina una pilotina con a bordo dei militanti di Rifondazione comunista si e' avvicinata alla nave mostrando uno striscione: 'Berlusca ha una barca di soldi, Prc ha un mare di idee'. Mentre la barca si avvicinava alla nave, dalla banchina alcuni militanti di Forza Italia del posto hanno risposto alla contestazione urlando ai militanti di Prc ''scemi, scemi'' e facendo applausi ironici. Dalla pilotina i militanti hanno risposto cantando 'Bandiera rossa'. Dopo quella di Rifondazione comunista, al largo della nave Azzurra, ancorata a Livorno, e' comparsa anche una barca dei Radicali, con a bordo Gianfranco Dell'Alba, che, avvicinandosi alla nave Azzurra ha esposto
lo striscione ''non affonderete il maggioritario''. Subito dopo, gli stukas della Luftwaffe hanno iniziato a picchiare sul porto colpendo la nave di collegamento "padania". Tutti gli ufficiali presenti sul mezzo sono stati colpiti e sono deceduti all'ospedale militare di Livorno. Nel frattempo, Silvio Berlusconi ha chiesto un lasciapassare alle autorità dell'asse chiedendo di far transitare la sua ammiraglia in acque internazionali garantendo che il suo mezzo sarebbe uscito al più presto dalle acque territoriali italiane alla volta del porto di Barcellona passando per Capo Teulada. Una volta giunto nel porto, Berlusconi ha garantito l'autoaffondamento del mezzo seguendo il metodo Graf spee. Supermarina ha accettato subito la richiesta a patto che venissero consegnati ai militari del regio esercito gli autori della fiction "Giornalisti". Silvio Berlusconi ha accettato lo scambio. Gli autori della fiction sono stati internati a Forte bravetta. Nelle prossime settimane verranno processati.