Roma, 2 aprile 2000
"I sondaggi, non il raffreddore, i sondaggi sulla Lista Bonino, che nasconde, non quelli che sbandiera, mandano in delirio l'uomo che, in pochi anni, sotto i Komunisti e grazie alla loro complicità , è divenuto il più ricco d'Italia ed ora vuole divenirne anche il più potente, il più ricco di voti.
Il voto radicale, il voto a Emma Bonino è il suo incubo da almeno un anno: con D'Alema e con Prodi ha eletto il Presidente della Repubblica contro la speranza del 90 per cento dei suoi elettori; con D'Alema e con Prodi l'ha cacciata da Bruxelles perché troppo popolare, troppo capace, troppo onesta, troppo indipendente; è poi divenuto antireferendario perché Emma ha raccolto 16 milioni di firme, in agosto, sui 20 referendum liberali e liberisti; ha riempito il Polo di Umberto Bossi e di Borghezio, di Buttiglione e di Pedrizzi, in modo di poterla cacciare anche da lì.
Ha rinnegato la scelta maggioritaria; è contro il sistema politico "americano" a favore di quello "tedesco"; è divenuto il Capo dell'alleanza di 40 partiti e partitini contro il maggioritario, con Bertinotti e Cossutta, con i democristiani del PPI, a favore del finanziamento pubblico dei partiti.
Occorre credere a Berlusconi quando si lancia contro il voto a Emma Bonino urlando che è "inutile". Di "utili", infatti, costui se ne intende: sono letteralmente i soli "valori" che davvero gli importino.
Quest'uomo è un pericolo; come Haider è il prodotto del centrosinistra viennese, così questo Berlusconi è il prodotto del centrosinistra di Roma. Occorre mandarlo a riposarsi alle Bahamas, prima che ci pensino di nuovo Bossi, Buttiglione e gli altri "liberali" di questo stampo, macchina da guerra tipo anni Settanta, fatta per unirsi ai nemici e per trattare come nemici la gente onesta, capace, libera e indipendente".