Roma, 3 aprile 2000 - "Fuor di scherzo, il danno arrecato alle donne, agli uomini, ai cittadini da personaggi come Bruno Vespa può e deve essere considerato come fra i più gravi che un paese civile possa soffrire. Il mancato rispetto delle leggi, oltre che del bene della lealtà informativa, è infatti la causa prima del grave declino civile, culturale, economico e politico della società italiana.
Di conseguenza, in uno Stato di diritto democratico, molto più che i ladri di denaro, i ladri di legalità, di diritto e di democrazia devono incorrere -secondo quanto è anche stabilito dai nostri Codici- nel massimo delle pene più gravi. Ma questo apparirà sicuramente stravagante a chi rappresenta l'anima stessa di un regime illiberale, trasformista e sleale".