Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 19.28Roma, 4 apr. - Con la sentenza contro Microsoft, gli Stati Uniti dimostrano di essere ''un paese serio, dove il mercato viene considerato non una rigogliosa giungla ma un meccanismo molto delicato da assecondare, interpretare, governare, mantenendo
intatta la liberta' di fondo''. Marco Pannella commenta cosi' la decisione dei magistrati americani che condanna Bill Gates per la creazione di una posizione monopolista.
''L'uomo piu' ricco del mondo -aggiunge il leader radicale- deve affrontare i rigori della legge dello Stato, anche se questo puo' produrre terremoti non solo in borsa ma anche in genere nel mondo dell'economia''. Tutt'altra situazione c'e' invece in Italia,
dice Pannella. ''Abbiamo almeno due anni di ritardo nella new economy basata sul digitale rispetto agli Usa -spiega- perche' da noi manca qualsiasi certezza del diritto, visto che sono latitanti magistrati e authority di fronte al potere dei monopoli. E grava sull'economia e sulla new economy la piu' inefficiente e costosa infrastruttura di
tlc esistente nei paesi industrializzati. E cioe', ad esempio, i 40 mila dipendenti di Telecom che pesano con i loro costi di gestione in modo esiziale. Una situazione di fatto monopolistica che rende questa struttura anche piu' inefficiente di quella tedesca''.
Al suo giudizio, il leader radicale premette tuttavia una considerazione generale. ''Il mondo liberale e liberista -dice- e' sicuramente diviso culturalmente fra i liberisti antitrust e antimonopoli, fra i quali per esempio in Italia Ernesto Rossi e la
tradizione salveminiana e sturziana, e invece quella di Von Hayek e di Bruno Leoni, che si affidano alla logica del mercato anche per superare i limiti e i guasti oligopolistici e monopolistici. Premesso questo, e' indubbio che gli Stati Uniti dimostrano di essere un paese serio''.