Roma, 6 aprile 2000 - Alla discriminazione nei nostri confronti compiuta da "Porta a porta" e denunciata nei giorni scorsi dalla Commissione parlamentare di vigilanza, si aggiunge ora un ulteriore fatto compiuto.
Nelle scorse settimane, è stata chiesta ed ottenuta la mia disponibilità a registrare un'intervista per la trasmissione "Telecamere" di Rai3. La registrazione era prevista per il pomeriggio di oggi e la messa in onda per la giornata di domenica.
Successivamente, prima attraverso una conversazione telefonica e poi attraverso un fax giunto nella tarda mattinata di oggi, ci è stato comunicato l'annullamento dell'intervista, evocando giustificazioni la cui fondatezza è stata nei giorni scorsi categoricamente smentita dalla Commissione parlamentare di vigilanza.
Intanto -lo ripeto- continua a non esservi alcuna spiegazione del comportamento altrettanto discriminatorio e illegittimo tenuto nei nostri confronti dal curatore e conduttore della trasmissione "Porta a porta", Bruno Vespa.
Tutto questo è letteralmente scandaloso: dinanzi a questa serie di fatti tanto gravi quanto privi di qualunque giustificazione, di cui ho immediatamente informato la Commissione di vigilanza e l'Autorità per le garanzie per le comunicazioni, ho pregato il Direttore generale della Rai Pierluigi Celli di fornirmi al più presto qualche informazione, e anche qualche spiegazione.