Roma, 8 Aprile 2000 "Allora dirò che, per quel che ci riguarda, il 16 aprile si vota anche per rilanciare il movimento dei diritti civili e umani del Partito Radicale.
Votare per me, per la Lista Bonino sarà anche sostenere politicamente i seguenti obiettivi:
Ridurre di almeno sei mesi i tempi necessari per divorziare;
Liberalizzare immediatamente la vendita e l'uso in Italia della 'pillola del giorno dopo'. Ridurremo così gli aborti delle minorenni e di tutte;
Estendere anche alle cliniche e agli ambulatori privati le interruzioni volontarie della gravidanza, ferma restando la normativa vigente su procedure e modalità;
Attuare in tutte le regioni gli esperimenti scientifici e sociali di cura dei tossicodipendenti con facoltà di somministrazione medica, controllata, terapeutica di eroina e altri farmaci, secondo quanto si accinge a fare il sindaco di centro-destra di Madrid, rappresentante di Aznar, e secondo quanto approvato per due volte con maggioranze del 70% dal popolo svizzero;
Legalizzazione immediata delle non-droghe, dette "droghe leggere". Rivolgo un appello agli studenti e a tutti i giovani lavoratori perché immediatamente manifestino pubblicamente e con il voto del 16 aprile questa risposta al proibizionismo statalista di stampo clerico-fascista del Polo e del Partito Popolare e all'ignavia del centro-sinistra;
Consentire il libero ricorso tutte le forme di fecondazione assistita.
Per finire, ci rivolgiamo a tutte e a tutti gli elettori del Polo perché votino i candidati delle Liste Bonino per chiedere così a Silvio Berlusconi di non continuare a mettersi alla testa dei 40 partiti della reazione proporzionalistica e del finanziamento pubblico dei partiti, di non mettersi alla testa dello schieramento che include i due partiti comunisti, i cattocomunisti e i popolari dell'Ulivo, Umberto Bossi e Pino Rauti, tutte le componenti democristiane, da Casini a Mastella, dai don Gelmini ai Don Mazzi, dai Don Benzi.
A tutti gli elettori del centro-sinistra indichiamo nella politica liberale, liberista, libertaria, federalista, referendaria dei radicali della Lista Bonino la sola garanzia che la lotta contro la politica reazionaria e conservatrice dell'attuale Polo non rafforzi la politica e le componenti cattocomuniste, conservatoriste, partitocratiche dell'Ulivo e il blocco sociale burocratico conservatore che lo condiziona".