Roma, 10 aprile 2000"Le dichiarazioni Castagnetti mi hanno subito dato l'impressione del già sentito. In effetti il leader del PPI scandisce oggi da diligente pappagallo le dichiarazioni di Pierferdinando Casini, di Rocco Buttiglione, di Umberto Bossi; c.d.d.(come dovevasi dimostrare). Clemente Mastella, invece, si allinea alle notazioni, tanto serie quanto al solito discrete, di Giulio Andreotti. Cioè di quella Democrazia Cristiana, con la quale fummo durissimi quanto leali avversari, dopo esser stati, con Ernesto Rossi, Salvemini, la sinistra liberale, negli anni cruciali fra il 1946 e il 1954, alleati in una scelta di civiltà, di democrazia politica, di solidarietà antisovietica, e animatori della scelta europeista.
Castagnetti è pregato di avere maggiore prudenza e pudore: con queste dichiarazioni si guadagna, certo, un biglietto d'ingresso nell'attuale "Casa" di Bossi e Berlusconi, ma, anche, nel fortino assediato del controriformismo proibizionista e fondamentalista, la cui rottamazione costerà definitivamente cara a tutti gli eredi della politica che unì Fanfanani ed Almirante da una parte, il popolo italiano dall'altra".