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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 11 aprile 2000
SI PRESENTA LA LISTA BONINO
IL MESSAGGERO - ASCOLI PICENO - 11 APRILE 2000

»Con noi tempi più brevi per ottenere il divorzio

Chi non vuole stare »Né di qua né di là , come dice il loro slogan, i radicali invitano a votare i candidati della Lista Bonino, contro quei partiti e schieramenti che chiedono »agli elettori una delega in bianco per fare delle 15 nuove Regioni-Stato un altro luogo della loro inconcludenza e corruzione partitocratica . Sono le parole dure di Mauro Paolinelli, architetto anconetano, candidato nel nostro collegio, che ha introdotto, ieri mattina, la conferenza stampa di presentazione degli aspiranti consiglieri regionali. Il gruppo degli otto è guidato dal docente universitario Marcello Crivellini, indicato come presidente, ed oltre a Paolinelli sono in lizza Riccardo Fabiani studente del Liceo classico, Tiziana Antonucci, consulente dell'Aied e Laura Olimpi, pediatra, tutti e tre ascolani, Paolo Forlì, imprenditore sambenedettese, Roberto Borri, ingegnere di Petritoli, Ascanio Fernando, operaio di Fermo. Paolinelli ha riaffermato la valenza politica di questo voto che rilancia il movimento dei diritti civili

e umani del partito radicale. Chi vota la lista Bonino dunque, sosterrà gli obiettivi di una politica che vuole la riduzione di almeno sei mesi dei tempi necessari per divorziare, la liberalizzazione immediata della vendita e l'uso della »pillola del giorno dopo , che ridurrà gli aborti, l'estensione anche alle cliniche e agli ambulatori privati delle interruzioni volontarie della gravidanza, ferma restando la normativa vigente su procedure e modalità, l'attuazione in tutte le regioni di esperimenti scientifici e sociali di cura ai tossicodipendenti con facoltà di somministrazione medica, controllata, terapeutica d'eroina e altri farmaci, la legalizzazione immediata delle droghe leggere, il libero ricorso a tutte le forme di fecondazione assistita. Crivellini ha fatto un lungo attacco all'immobilismo della Regione Marche guidata da Vito D'Ambrosio. »Sono stati in grado di spendere solo qualche centinaio di milioni - ha detto - dei 9.000 miliardi per il terremoto. L'emergenza è stata affrontata con burocra

zia allungando i tempi . Sotto accusa anche la mancanza di infrastrutture per le imprese e i collegamento delle Marche con l'altro versante dei Sibillini, un solo binario ferroviario e nessuna autostrada. »E sulla sanità - ha proseguito - dobbiamo compiere un'operazione verità. Gli abitanti della regione non sanno che sulle loro teste pende un debito pregresso fino a tutto il '99, di 400 miliardi che la Regione deve pagare e quest'anno arriveranno a 750 miliardi totali. Quindi su una famiglia di quattro persone pesano bel 2 milioni . Ha quindi, tra le altre cose, parlato dell'eccessivo numero di Asl e aziende ospedaliere, che potrebbero essere ridotte della metà. R.L.

 
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