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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 11 aprile 2000
CRIVELLINI: PRIMO PUNTO UN GOVERNO ALL'AMERICANA

IL MESSAGGERO MARCHE - 11 APRILE 2000

Assemblea costituente per varare un sistema di governo all'americana, priorità alla terza corsia del'A14, liberalizazione dei servizi, chiusura degli ospedali inutili. Sono i punti base del programma di Marcello Crivellini, candiato della lista Bonino alla presidenza.

I candidati e le Marche/ Viaggio tra i programmi degli uomini che si presentano per la presidenza della Regione. Crivellini: »Liberalizzare il più possibile La sfida della Lista Bonino: »Dalla sanità alle infrastrutture, cambiare marcia

di FABIO PIANGERELLI ANCONA - Assemblea costituente per varare un sistema di governo all'americana, priorità alla terza corsia del'A14, liberalizazione dei servizi, chiusura degli ospedali inutili. Il programma di Marcello Crivellini, candiato della lista Bonino, è l'applicazione a livello locale della battaglia che Emma Bonino e Marco Pannella stanno conducendo in Italia e in Europa. »Le Marche - afferma Crivellini - sono una Regione straordinaria per vitalità, dinamismo economico, capacità di impresa e lavoro, originalità di modello economico, ricchezza di cultura. La capacità di competere e la creatività, il gusto del rischio e il desiderio di misurarsi con altre realtà hanno fatto del sistema industriale Marche un sistema naturalmente proiettato ed immerso nei mercati internazionali e mondiali più diversi. A questa straordinaria capacità, dinamismo e ricchezza - osserva Crivellini - si contrappongono in modo stridente la staticità, l'obsolescenza, l'inadeguatezza, i limiti dell'istituzione Regione, dell

e amministrazioni pubbliche, della politica marchigiana. All'agilità e rapidità del sistema economico si contrappone la pesantezza e l'inerzia del sistema istituzionale, pubblico, politico marchigiano . Le Marche, per Crivellini, sono »una forza economica e una Cenerentola politica, sono una lepre industriale e una tartaruga istituzionale. Questa obsolescenza istituzionale e politica rischia di soffocare la modernità industriale e produttiva, che da ciò è già costretta a vivere in un fuso orario diverso rispetto ai propri concorrenti . La nuova Regione - Crivellini punta ad un consiglio regionale costituente. »Nuovo statuto - spiega il candidato della lista Bonino - e nuovo sistema elettorale federale di tipo "americano", Regione Stato, Presidente-Governatore, eletti legati al territorio e alla realtà socio - economica non alle segreterie di partito. Via tutti i meccanismi protezionisti e autoriproduttivi di partiti parastato e burocratici con i loro sacerdoti e i loro chierici e il conseguente spreco di ri

sorse e di tempo . Economia - Crivellini propone »interventi mirati a favorire il funzionamento del mercato e non a sostituirsi ad esso. Ciò significa abbandono dell'intervento diretto e di tutte quella attività che possono essere svolte meglio dai privati . E poi »liberalizzazione di tutti i servizi possibili . Infrastrutture - »Subito la terza corsia dell'A14: si impiega meno tempo da Milano al confine delle Marche che da lì ad Ancona osserva Crivellini. Quindi attentenzione al collegamento con Roma (»L'Amministrazione regionale non è riuscita a superare gli Appennini con un collegamento degno di questo nome, sia viario che ferroviario ) e al porto di Ancona (»Un girone dell'inferno dantesco, dove si è dannati sia rimanendoci che cercando di uscirne ). Informatizzazione - »La Regione, gli Uffici pubblici - afferma Crivellini - devono essere non solo informatizzati in modo massiccio ma radicalmente stravolti e riprogettati in funzione della risoluzione dei problemi dei cittadini e delle imprese in tempo

reale, senza sacrifici di tempo . Sanità - »Il Piano sanitario Regionale - osserva Crivellini - è un libro di belle parole senza un numero. Gli impianti sanitari sono stati lasciati tali e quali per non disturbare corporazioni e sindacati. Occorre un'operazione verità sul debito e ancor più sul deficit. Debito (quello a carico della Regione sarà circa 400 miliardi). Ciò significa che ogni marchigiano ha già (senza saperlo) mezzo milione da pagare (2 milioni per una famiglia di 4 persone) e che soprattutto la Sanità continua a produrre deficit senza governo . Governo degli impianti: »Sviluppare le strutture utili, ridimensionare quanto necessario e chiudere quelle inutili al di là dei corporativismi sindacali e degli interessi di partito sin ora vincenti sugli interessi dei cittadini-utenti .

 
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