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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 11 aprile 2000
PORTA A PORTA. LISTA BONINO: IL POLO VUOLE IL "MODELLO RETE 4"

Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione della Lista Bonino:

Roma, 11 aprile 2000 - Nel caos di queste ore, in cui ai vertici del Polo si confonde perfino l'America con la Germania, è comprensibile che, anche ad altri livelli, vi siano svarioni, sviste, imprecisioni. Così, i tre esponenti polisti della vigilanza Romani, Follini e Landolfi, nella loro zelante difesa della zona franca di Bruno Vespa, attribuiscono all'Authority la decisione di "obbligare" Vespa a trasmettere un'intervista ad Emma Bonino.

Come le tre nuove guardie del corpo di Vespa - evidentemente desiderose di estendere all'intero sistema radiotelevisivo il "modello Rete4"- non sanno o fanno finta di non sapere, le cose stanno in modo molto diverso: l'Autorità, il 6 aprile scorso, ha sancito il carattere letteralmente fuori-legge di "Porta a porta", una vera e propria tribuna che aveva scelto di non applicare né le regole delle tribune, né quelle dei programmi di informazione, ma solo la "legge di Vespa" (viene chi vuole lui, quando vuole lui, quante volte vuole lui).

Sulla base della decisione dell'Autorità, la Rai avrebbe dovuto subito far scattare, ai sensi della legge sulla par condicio, una serie di trasmissioni di riparazione "con prevalente presenza del soggetto politico danneggiato", cosa che finora non è avvenuta, essendosi la Rai limitata a prevedere spazi risibili, e comunque con la presenza di tutte le coalizioni, anche di quelle non discriminate, e anzi finora oggettivamente avvantaggiate, dall'esclusione della Lista Bonino. Unica -parzialissima e insoddisfacentissima- eccezione è rappresentata proprio dall'intervista di questa sera, che i vertici della Rai -non l'Authority- hanno ritenuto di organizzare.

Resta invece il fatto che il comportamento di Vespa e di tutta la Rai continua ad essere quello di protrarre e aggravare la violazione delle leggi e della delibera del 6 aprile, fatto che -com'è noto- ha determinato la presentazione, da parte nostra, di una serie di altre denunce presso l'Authority, delle quali attendiamo l'esito.

 
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