Roma, 11 Aprile 2000Dichiarazione di Francesco Pintus, portavoce dei Comitati Promotori Referendum Giustizia:
"Ritengo sconcertante che il vicepresidente di un organo ai cui vertici siede il Capo dello Stato, nel rispondere ad alcuni rilievi del Ministro per la Giustizia renda pubbliche dichiarazioni sul tema dell'attività dei magistrati ed in merito al controllo su di essa del Consiglio Superiore e riferisca in tale occasione in modo parziale il contenuto di una norma di legge (l'articolo 18 dell'Ordinamento Giudiziario).
Il dottor Verde sostiene infatti che si può infliggere la sanzione disciplinare nei soli casi in cui vi sia lesione del prestigio dell'Ordine, ma omette d'integrare la citazione con il riferimento al "magistrato che manchi ai suoi doveri" ed al fatto che questi si mostri immeritevole delle fiducia e della considerazione dei cittadini.
Il fatto che in media i provvedimenti dei magistrati vengano abitualmente depositati - come mostra di sapere il vicepresidente del C.S.M. - in un termine di gran lunga superiore a quello imposto dall'articolo 544 del codice di rito è fatto chiaramente indicativo della totale inesistenza di controlli, e dimostra che tale abituale violazione del precetto che impone la redazione dei motivi di ogni decisione "immediatamente . o non oltre il quindicesimo giorno da quello della pronuncia .." è abitualmente tollerata, ed implicitamente incoraggiata dall'organo di controllo.
A parte ogni altra considerazione, è da dire che tale tolleranza suona come insulto per i tanti magistrati che compiono il loro dovere, operando in modo preciso e tempestivo nel rispetto della legge.
Mi auguro che i cittadini sappiano rispondere il 21 maggio anche ad atteggiamenti come quelli del vicepresidente Verde votando si ai nostri referendum".