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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 12 aprile 2000
ANCORA GIU' LE MANI DA INTERNET

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

DOPO LA FUGA DI CAPITALI E CERVELLI, IL GOVERNO STA ORGANIZZANDO QUELLA DEI MARCHI.

Firenze, 12 Aprile 2000. Il disegno di legge del Governo per la regolamentazione della registrazione dei domini e' il primo passo per tentare di opprimere e uccidere Internet.

Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Non solo ma e' anche la buona occasione per farsi ridere dietro da chi -come negli Usa- usando Internet, e non solo strombazzandolo come e' nella maggiorparte dei casi oggi in Italia- e' riuscito a far si' che la Rete diventasse uno strumento di cultura e ricchezza diffusa.

Le due "scuole" che si sono gia' confrontate nel mondo -quella Usa di autoregolamentazione, e quella europea di controllo statale- continuano ad essere lontane, e quella europea, dopo le indicazioni dell'incontro di Lisbona, sta trovando nel Governo italiano il suo ariete.

E perche' fosse ben chiaro cosa questo significa, lo stesso presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, proprio stamane e' ritornato sull'argomento, ribadendo l'intenzione di far nascere un "Portale Italia", con tanto di bando di gara per la gestione: una sorta di IRI di Internet, vista la delicatezza con cui il Governo ha l'abitudine di muoversi in quella politica economica che chiama de-monopolizzazione, ma che si limita a cambiare nome e forme societarie ai vecchi carrozzoni di Stato.

Le leggi in materia, a nostro avviso, sono piu' che sufficienti. Ci riferiamo a quella sul diritto d'autore, che tutela gia' i marchi registrati.

Invece il Governo vuole introdurre in Internet regole che sarebbero ridicole in qualunque altro settore, a cominciare dal divieto di commercializzazione dei domini gia' registrati; e' come se facesse una legge in cui, per esempio, vietasse a Fiat di cedere il suo marchio. Non solo, ma cosa significa che e' vietato registrare marchi che non abbiano legami con il soggetto che chiede la registrazione? In base a quali parametri si potra' stabilire una cosa del genere? Chi stabilisce, per esempio, che lo slogan "Viva la vita bella" non possa diventare un marchio per commercializzare un'acqua minerale? Ci sara' un'Autorita' che stabilira' qual'e' lo slogan giusto per questo o quel prodotto? A noi sembra la messa in opera di quanto immaginava George Orwell nel suo famoso film "1984".

E infine -come sempre succede a chi pensa di normare Internet- non ci si rende conto che cosi' facendo si favorira' la fuga delle registrazioni dei domini in altri Paesi dove queste norme farebbero solo ridere.

Dopo la fuga di capitali e di cervelli, il Governo ha trovato un buon metodo per far fuggire anche i marchi.

Internet e' ingovernabile da qualunque autorita'. Solo l'autodisciplina e gli accordi fra le parti interessate possono reggere il confronto con la sua potenza di comunicazione e informazione. Altrimenti muore.

 
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