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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 13 aprile 2000
BONINO: NORD NON PUO' ESSERE CONSEGNATO A BOSSI E BUTTIGLIONE
Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 14.42

Roma, 13 apr. - Emma Bonino, parlando alla Tribuna elettorale dei servizi parlamentari Rai, ha confermato "il serio e limpido dialogo con D'Alema, ma anche l'altrettanto limpida indicazione agli elettori di votare per i 15 candidati della

lista Bonino". "Un voto liberale per una politica liberale contro la seria minaccia che, soprattutto, il Nord del Paese venga consegnato a Bossi e Buttiglione e, piu' in generale, a uno schieramento che ha elementi reazionari e perfino antidemocratici. La minaccia non e' data da questo centrosinistra che, magari, e' paralizzato, impotente,

contraddittorio, ma dalla restaurazione reazionaria. Basti pensare alla volonta' dichiarata di Bossi di rimettere in discussione la legge sull'interruzione della gravidanza".

La Bonino si e' rivolta in particolare alle donne italiane, anche a quelle del Polo, invitandole a riflettere . "Vogliamo tornare alle mammane? Agli aborti

clandestini e alle speculazioni eocnomiche sulla nostra pelle? Vi ricordo da che settecentomila aborti clandestini si e' passati a centocinquantamila legalizzati. Inoltre dobbiamo andare avanti, verso la pillola del giorno dopo e una migliore

qualita' della vita". A proposito delle critiche nei confronti dei radicali, Bonino le motiva come segue: "i poteri forti, i due schieramenti hanno paura della liberta' e della responsabilita' del cittadino singolo. Ecco perché' sono anche contro i referendum" ed ha concluso ricordando che la lista Bonino persegue un federalismo di tipo maturo fondato su Regioni-Stato all'americana con un governatore eletto

direttamente e al massimo due o tre partiti, ma soprattutto tante iniziative dei cittadini protagonisti dello sviluppo del loro Paese.

REGIONALI. BONINO: NON LASCIAMO IL NORD A BOSSI E BUTTIGLIONE=

"IL VOTO UTILE E' QUELLO DATO AI NOSTRI CANDIDATI"

da un lancio dell'agenzia Dire delle ore 14.44

ROMA- "RIVOLGO L'INVITO SICURO, PRESSANTE, DETERMINATO A TUTTI GLI ELETTORI, DI VOTARE I 15 CANDIDATI DELLA LISTA BONINO

ALLA PRESIDENZA DELLE REGIONI. CREDO SIA IL VERO VOTO UTILE".

EMMA BONINO, INTERVIENE ALLE TRIBUNA ELETTORALE DELLA RAI ED ESCLUDE L'IPOTESI DI VOTO DISGIUNTO AVANZATA DA D'ALEMA. LA LEADER RADICALE DENUNCIA "EVIDENTI SPECULAZIONI RISPETTO AL DIALOGO SERISSIMO E LIMPIDISSIMO APERTO CON D'ALEMA PER QUANTO RIGUARDA IL MAGGIORITARIO E IL REFERENDUM" E INDICA L'OBIETTIVO PER LE ELEZIONI REGIONALI.

"OGGI- DICE LA CANDIDATA RADICALE IN PIEMONTE- C'E' UNA

MINACCIA VERA E INCOMBENTE DI CONSEGNARE IL NORD DEL PAESE A BOSSI E BUTTIGLIONE. E CIOE' AD UNO SCHIERAMENTO CHE HA ELEMENTI REAZIONARI E PERSINO ANTIDEMOCRATICI. OGGI LA MINACCIA NON E' DATA DA QUESTO CENTROSINISTRA CHE MAGARI E' PARALIZZATO, IMPOTENTE E CONTRADITTORIO. LA VERA MINACCIA E' CONSEGNARE IL NORD A QUESTI SIGNORI CON PROGRAMMI REAZIONARI". VOTARE IL POLO "SIGNIFICA RAFFORZARE QUESTA AMUCCHIATA PARTICOLARMENTE TEMERARIA RAPPRESENTATA DA BOSSI E DAL CENTRODESTRA. OGNI VOTO IN PIU' SIGNIFICA INCORAGGIARE BERLUSCONI AD ANDARE AVANTI

COSI', INCORAGGIARLO ALLE STESSE ALLEANZE, SIA PER IL PROSSIMO

REFERENDUM CHE PER LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE".

REGIONALI: BONINO, VA EVITATA VITTORIA POLO-LEGA IN TUTTO NORD =

E' MINACCIA ANCHE A DEMOCRAZIA, UTILE SOLO DOPPIO VOTO PER NOI

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 14.45

Roma, 13 apr. Emma Bonino rinnova il suo no ad un voto disgiunto dei Radicali a favore dei candidati alle presidenze di regione del centrosinistra ma rivolge un appello a tutti gli elettori, ''a partire da quelli del Polo'', affinche' sia ''impedita

la grave minaccia di restaurazione'' di una ''vittoria in tutto il nord non di Berlusconi'' ma della ''accozzaglia reazionaria particolarmente temeraria'' realizzata dal leader del Polo con ''Bossi e Buttiglione''. ''La minaccia oggi -dice Bonino- non e'

rappresentanta da questo centrosinistra che pure resta molto

arretrato''.

''Sono tre giorni che mi sto sgolando -sottolinea Bonino, protagonista di una tribuna politica su RaiUno- e ripeto anche oggi che il mio appello ed invito e' per un voto convinto, sicuro, determinato alla Lista Bonino e ai suoi 15 candidati alle presidenze

delle regioni. E' quello il solo voto davvero utile in ogni Regione

e, particolarmente, per il Piemonte''.

''Detto questo -prosegue Bonino, di fronte a evidenti speculazioni sul dialogo serissimo ed importantissimo che si e' aperto fra noi ed il presidente D'Alema, ritengo che mi deve essere consentito di dire che una vittoria in tutto il nord dello

schieramento Bossi-Buttiglione sarebbe una vera minaccia di restaurazione, visti i loro programmi che a tratti sono anche anti-democratici. Le donne, anche quelle del Polo, riflettano se non altro sul fatto che Bossi propone ad ogni pie' sospinto la revisione della legge 194. Tutti, a partire dagli elettori del Polo. devono

riflettere su cosa significhi consegnare tutto il Nord a questo schieramento. Votare per questa accozzaglia particolarmente temeraria significa spingere Berlusconi ad andare avanti su queste politiche e queste alleanze''.

REGIONALI: TURCO A BONINO, VOTO UTILE E' AL CENTROSINISTRA

Da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore 15.03

(ANSA) - ROMA, 13 APR - Il voto ''utile'' contro il patto Bossi-Berlusconi e' al centrosinistra e non alla Lista Bonino. Questa la posizione espressa da Livia Turco, candidata alla presidenza del Piemonte del centrosinistra, che, durante una

tribuna politica, ha sottolineato come a suo giudizio sia ''prioritario'' in queste elezioni ''battere il patto Polo-lega'' che e' unito ''da una cultura di restaurazione''.

''Il problema che pongo a Emma Bonino e' quello del voto utile contro il patto Polo-Lega'', ha detto Turco.

''Alla Bonino non chiedo niente, e' una mia avversaria'', ha risposto Turco a una domanda dell' intervistatore. ''Quello che ci unisce - ha spiegato - e' l' impegno per il

maggioritario, un passato di grande impegno per le donne e l' apertura ai temi dell' immigrazione. Ma ci dividono molte cose, come il referendum sui licenziamenti o la proposta di privatizzare la sanita'. Sono molto lontana da questa

impostazione e poi sul Piemonte ci divide il programma''.

BERLUSCONI-BONINO, INCONTRARSI E DIRSI "MA PIANTALA..." =

Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 15.10

Roma, 13 apr. - Incontrarsi e dirsi, a vicenda, "ma piantala" potrebbe essere la didascalia del breve ma intenso siparietto che ha visto protagonisti Silvio Berlusconi ed Emma Bonino, l'uno reduce dallo spazio-intervista riservato alle

coalizioni dai Servizi parlamentari Rai, l'altra in procinto di affrontare il proprio.

Il leader del Polo e' gia' in diretta quando a Saxa Rubra arriva Bonino, che segue distrattamente la tv da una saletta attigua allo studio. Distrattamente almeno fino a quando Berlusconi parla del "Pannella padre-padrone", della Bonino "che

e' la faccia nuova di Pannella, a parte il fatto che anche lei ha 30 anni di politica alle spalle". La reazione e' una sintesi dello spot firmato Toscani: Emma che lascia cadere la penna, alza gli occhi al cielo, sbuffa uno sconsolato "ancora? Ci

risiamo...".

Man mano che i 'complimenti' del Cavaliere si accavallano ("la Lista Bonino fa il gioco delle sinistre", "il loro no a noi e' dovuto allo scattare di qualcosa su cui preferisco non intervenire, ma la gente lo sa", "la scusa accampata, quella della legge per l'elezioni dei consiglieri regionali, e' troppo flebile per essere vera") l'insofferenza

ell'esponente radicale si fa sempre piu' palese.

La diretta termina e l'esponente radicale piomba nello studio dicendo "andiamo a salutare il mio padrone, anzi il mio mancato padrone, perche' poi se adesso fossi alleata con Bossi sarei ancora piu' libera, no?".

"Allora? Ma la finisci? Ancora con questa storia? Ancora con la Bonino protesi di Pannella?", il cavaliere fa appena in tempo a dire "buongiorno" che la salva 'nonviolenta' lo investe in pieno, con l'ex commissario Ue che attraversa ad ampie falcate lo studio e muove le mani giunte dall'alto in basso. "Ma certo,

e' la verita'" risponde allora Berlusconi. Stretta di mano e prosecuzione in rapidissima successione di scambievoli "ma dai", "ma basta", "le cose stano cosi'".

Arrivati alla porta dello studio i due puntano verso direzioni diverse e le ultime frasi le pronunciano senza neanche guardarsi. Mantenendo il sorriso, Berlusconi, che aveva appena sottolineato "io non ho mai attaccato i radicali, sono loro che

mi hanno rivolto insulti", si congeda da Bonino dicendo: "Ormai

siete proprio andati via di testa".

 
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