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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 13 aprile 2000
I CANDIDATI A CONFRONTO

IL MESSAGGERO 13 APRILE 2000 - PAG. 1 - 2 - 3

Forum/ I candidati alla guida della Regione a confronto per due ore sulle domande del Messaggero

Api, i Presidenti contro la chiusura

Sbarbati, Crivellini, Bertucci e Buoncompagni: »Sicurezza sì, demagogia no . DÆAmbrosio: »Uno studio serio

Marche isola felice o terra di mafia? I due poli divisi sullÆordine pubblico

Divisi sul modo di governare, sulla Sanità, sullÆallarme alla sicurezza dei cittadini e sulle politiche contro la droga. Vicini, quasi uniti sulla gestione della Raffineria Api, che certamente non va chiusa secondo la Sbarbati, Crivellini, Bertucci e Buoncompagnai, e che »merita uno studio approfondito secondo il presidente uscente, DÆAmbrosio: così si sono presentati i cinque candidati alla guida della Regione Marche al Forum organizzato ieri mattina alle ore 12 dal Messaggero nella sala convegni dellÆHotel Palace, ad Ancona.
UnÆiniziativa che ha messo a confronto i candidati su alcuni temi centrali nel futuro delle Marche. Tra questi quello dellÆordine pubblico, dove più forti sono parse le divergenze tra i candidati del Centrosinistra e del Centrodestra.

SEI DOMANDE PER CAPIRE

LA REGIONE che potremmo aspettarci. Il tipo di dna che sarebbero pronti ad offrirci. Il forum organizzato ieri dal Messaggero con i cinque candidati alla presidenza della Regione contribuirà, ne siamo certi, a chiarire alcuni aspetti delle proposte che la politica mette a disposizione dei marchigiani a tamburo battente.
Ormai ci siamo. I cinque, col sorriso o col coltello tra i denti, nelle ultime settimane si sono sottoposti ad un tour de force massacrante.
Li hanno interrogati su tutto. E sul suo contrario. Una campagna personalistica, come chiede e pretende la nuova legge, che ha regalato - sta regalando - spunti a volte polemici, a volte innovativi. Domenica si vota.
E il Messaggero, organizzando questo forum, ha cercato di stimolare i candidati su alcuni temi. Pochi, ma mirati. Tessere che dovrebbero andare a comporre un puzzle ben definito, capace di rivelare la natura della proposta politica e la sua differenza da quelle concorrenti. Sei grandi questioni. Dal rapporto con lÆindipendenza da

i partiti, più o meno accentuato, alla grande e putroppo pressante emergenza dellÆordine pubblico.
Dalla legalizzazione delle droghe leggere alla gestione della spesa sanitaria che nelle Marche, come nelle altre Regioni, costituisce un matassa difficile da sbrogliare.
Dal grande nodo delle aree a rischio, Api in primis, alle infrastrutture viarie necessarie per rompere un isolamento che non sembra essere più tollerato.
Un forum che mettiamo a disposizione dei lettori, sperando di aver fornito una risposta allÆesigenza di capire e di andare a fondo su un appuntamento elettorale importantissimo ma ancora, forse, lontano dagli interessi dellÆelettorato.

Presidenti divisi tra assessori tecnici o espressione di un accordo con i partiti

»La Giunta che vogliamo

Voto diretto, Regione al bivio

Il Forum di Messaggero con i cinque candidati alla presidenza della Regione si è svolto ieri mattina allÆhotel Palace. Hanno condotto Alessandro Barbano e Fabio Piangerelli, la trascrizione è stata curata da Massimiliano Petrilli e Claudia Grandi.

MESSAGGERO - La nuova Regione sarà un ente costituente il cui presidente avrà maggiori poteri rispetto al passato. In che modo governare: giunte tecniche o espressione di partiti?

DÆAMBROSIO - La formazione della Giunta nel caso in cui fossi riconfermato sarà composta da persone capaci ed affidabili al di là degli schieramenti. Il ruolo dei partiti è sempre importante però deve essere aggiornato con i tempi. Non ho fiducia nei demiurghi, ma nelle persone di responsabiità a cui affidare i vari settori.

BUONCOMPAGNI - A differenza di noi, altri candidati hanno già scelto la squadra che li affiancherà nel caso di vittoria alle elezioni. Noi siamo per una esaltazione delle competenze, la nostra squadra quindi sarà formata da amministratori scelti in base a questo criterio. Durante questa campagna elettorale, non ho sentito parlare il presidente uscente DÆAmbrosio di riforma elettorale, noi siamo per un sistema maggioritario secco, con lÆelezione diretta e le primarie.

SBARBATI - Queste elezioni offrono una grande possibilità di cambiare e modernizzare un apparato ingessato che sinora nella maggior parte dei casi altro non era che una semlice replica di quanto avveniva in campo nazionale. LÆelezione diretta del presidente della Regione è la massima investitura popolare ed è una grande occasione affinché gli elettori guardino alle persone, alla loro storia e alle loro capacità, libere dai partiti che li sostengono. Si può attuare un cambiamento autorevole con persone competenti per i ruoli che andranno a ricoprire al di fuori dalle logiche partitocratiche che sinora hanno caratterizzato la vita delle regioni.

CRIVELLINI - Il modello di Regione proposto dalla nostra lista è essenzialmente un modello forte, che trae spunto essenzialmente dallÆesperienza anglosassone: il ruolo del presidente deve essere infatti simile a quello di un Governatore. Bisognerà inoltre dare importanza alla responsabilità personale di chi governa e non più ai singoli partiti e alle segreterie. Ci sono due modi di governare: uno diretto, lÆaltro attuando la mediazione tra i vari partiti. Le conseguenze di questÆultima forma sono oggi assolutamente lampanti, visto che in Italia esistono Berlusconi da una parte, che però si trova costantemente prigioniero di Bossi e Buttiglione, e DÆAlema dallÆaltra, il quale a sua volta è ostaggio di Bertinotti, Salvi e Cofferati. Noi ci opponiamo a questo stato di cose e spingiamo con forza per un governo diretto.

BERTUCCI - EÆ la prima volta che gli ettori sono chiamati ad una elezione diretta del Presidente della loro Regione. Ed è anche per questo che sin dallÆinizio abbiamo affermato che il 16 aprile il voto avrà anche una forte valenza politica. EÆ innegabile che il presidente avrà poteri diversi, però i partiti hanno ancora un ruolo importante visto che i cittadini si identificano nei partiti. E le diverse forze del centrodestra assieme hanno elaborato il programma che sottoponiamo agli elettori che sono chiamati alle urne il prossimo 16 aprile. La Giunta di centrodestra sarà un mix di tecnici e politici: tecnici capaci di gestire il concreto, politici affidabili per far rispettare il programma elaborato. E a differenza di altri partiti, non abbiamo distribuito assessorati. Il nostro modello elettorale è il sistema federale.

REGIONALI

Radio Radicale ha chiesto e ottenuto lÆautorizzazione da Messaggero e dai cinque candidati alla presidenza di registrare questo forum. Da domani sarà possibile seguirlo integralmente su Internet nel sito www. radioradicale. it.

 
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