Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 17.22TORINO, 13 APR - I giovani dicono ''no'' alla legalizzazione e alla liberalizzazione delle sostanze stupefacenti. Questo secondo un sondaggio svolto in cinque scuole superiori torinesi e presentato oggi a Torino nell' ambito della sessione del Parlamento Giovanile Europeo su droghe e sviluppo riunito. Alla presenza, tra gli altri, di don Luigi Ciotti e Marida Bolognesi e Gian Giacomo Migone, presidenti
della commissione Affari Esteri rispettivamente della Camera e del Senato, sono state analizzate le risposte a 148 questionari di 67 ragazzi e 78 ragazze tra i 14 e i 21 anni. Alla legalizzazione delle droghe leggere e' contrario il 43,8%, alla liberalizzazione il 60,1%. La percentuale sale rispettivamente all' 86,3% e al 90,4% sulle droghe pesanti. Il 93,8% ritiene che l' ecstasy provochi danni cerebrali e cosi' eroina (88,9%), lsd (89%); l' hashish e' ritenuta pericolosa per il 23,9%, quasi come superalcolici, tabacco e vino. Secondo gli intervistati, il 57,96% di coetanei fa uso di cannabis, il 42,12% di ecstasy e nuove droghe, il 28,41% di Lsd, il 22,87% di cocaina, il 20,60%
di oppio e il 21,43% di eroina. Secondo i giovani il problema va affrontato soprattutto con la maggiore informazione, azzerando o riducendo il debito estero e convertendo le coltivazioni nei paesi esportatori. Il Parlamento Giovanile sulla droga e' nato
nel '96, e' attivo in 8 paesi dell' UE e in Italia a Bologna, Palermo e Torino, dove e' coordinato dal Gruppo Abele.