Roma, 15 aprile 2000Paolo Pietrosanti, Consigliere Generale del Partito Radicale e secondo capolista nel Lazio della Lista Emma Bonino, ha dichiarato:
"Pur con un sorriso - amaro, piu' che ironico - sulle labbra, occorrera' che la disattentissima e certo non distratta stampa romana e del Lazio prenda atto e registri e notifichi alcune caratteristiche della campagna elettorale appena conclusa; mestamente soccorra l'anafora:
- nessuno, non un solo candidato di alcune liste e' mai comparso sui teleschermi negli spazi televisivi gratuiti: che siano impresentabili, quei candidati? che siano cosi' tanto l'un contro l'altro armati che i partiti hanno preferito mandare in video terzi non incomodi?
- nessuno, non uno che oltre a noi della Lista Emma Bonino abbia assunto l'impegno di lottare per un modello istituzionale-costituzionale-statutario della nuova regione-stato del Lazio. hanno chiesto voti, come fossero firme su cambiali in bianco. ma solo chi crede che il proprio interlocutore sia un cretino propone di firmare cambiali in bianco;
- nessuno, non uno che abbia informato o almeno preso atto della circostanza per cui domani si va al voto sulla base di un dettato costituzionale nuovo, rinnovato pochi mesi fa dal Parlamento. Non conta;
- nessuno, non un giornalista (o un caporedattore che abbia consentito ad un suo giornalista di farlo) che abbia sottolineato questo, di approfondire, di mettere in pratica una curiosità';
- nessuno, non uno o quasi che abbia trattato con serieta' minima lo scempio delle affissioni fuorilegge, tanto che ai peggiori imbrattatori la deontologia professionale dell'ordine dei giornalisti ha addirittura indotto alcuni a vezzose descrizioni dei candidati responsabili delle peggiori illegalità'.
Tanto per far qualche esempio..."