Ancona, 17 aprile 2000
"Anche se i radicali vanno meglio che in altre regioni il dato complessivo è deludente. Gli elettori sembrano aver votato più per schieramenti che a sostegno di proposte politiche realmente condivise.
In questo quadro la Lista Bonino è stata penalizzata e subisce gli effetti della rappresentazione che quotidianamente è stata data dai telegiornali dello scontro Berlusconi-D'Alema.
Il dato radicale marchigiano è migliore che in altre regioni ma non credo ci consentirà di entrare in Consiglio. Ciò spiace per i Cittadini prima che per noi; avremmo potuto essere punto di riferimento di diritti e di innovazione, avremmo potuto dare un contributo rilevante nella formazione del nuovo Statuto e governare i maggiori problemi anche dall'opposizione.
L'obiettivo ora si sposta sul voto referendario del 21 maggio e sulle sue potenzialità di modernizzazione del Paese in senso liberale."