RADICALI: BONINO, MI ASSUMO RESPONSABILITA' DISFATTA
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 17.03
ROMA, 20 APR - ''Ci sono le emozioni offerte dalla vittoria e quelle provocate dalla sconfitta, tutte mettono alla prova le persone responsabili''. Dopo lo choc del centrosinistra, tocca ai radicali, nell' assise straordinaria che si apre oggi, fare autocritica dopo la batosta elettorale. E all' apertura dei lavori Emma Bonino, con un lungo emozionato intervento, si assume tutte le responsabilita' della sconfitta e analizza impietosamente i suoi errori.
''Vi ho portato alla disfatta, ma - ha aggiunto Bonino - abbiamo perso una battaglia e non la guerra, in questi 40 anni siamo morti e risorti molte volte purche' lo si voglia con coraggio e determinazione''. Per la Bonino, contro i radicali ha certamente pesato ''questo bipolarismo virtuale in cui il voto e' stato polarizzato da due lunghe liste di azionisti del consorzio D'Alema e di quello Berlusconi''.
Anche la nuova normativa della par condicio, secondo l' ex commissaria europea, ha contribuito al fallimento: ''Era stata sbandierata come una conquista da chi sosteneva che la politica non e' una lavatrice, poi pero' si e' tradotta nel mancato rispetto delle forze in campo e il sostegno a questo bipolarismo abusivo. Tuttavia, Bonino e' impietosa nell' elencare le sue responsabilita' individuali per come e' stata condotta la campagna elettorale.
A partire dalle alleanze, secondo Emma Bonino, gli elettori radicali sono stati disorientati prima dal dialogo con Berlusconi e, alla fine, dall' ''apertura'' di
D'Alema. ''Durante la trattativa con il centrodestra - ha spiegato - abbiamo agito in modo contraddittorio, cosi' da legittimare un' affinita' tra noi e il Polo sui temi liberali, prefigurando Berlusconi come partner possibile e come leader nazionale. Impressione che e' rimasta anche dopo che nella casa della liberta' sono entrati altri inquilini che di liberalismo non hanno nulla, come Bossi e altri''.
Ma Bonino analizza pure l' apertura di D'Alema: ''Ci ha attaccato l' etichetta di amici della sinistra, con l' effetto che abbiamo restituito al Polo tutti i voti in liberta'. Tutto cio' - aggiunge Bonino - dopo i lunghi mesi di ostilita' nei nostri confronti sui referendum sociali, basti ricordare come al Lingotto ci abbiano rappresentati come barbari assetati di sangue dei lavoratori''.
Infine, tra gli applausi orgogliosi della platea, Bonino ha esclamato: ''Ho fatto tanti errori, ma mai quello di piegarmi al 'vincere comunque'. Dico no alla corte di Arcore e alle messe di oltre Tevere''.
RADICALI:BONINO,MI SONO CROGIOLATA SU TROPPE PRIME PAGINE...
Da un lancio dell'agenzia ANSA 17.14
ROMA, 20 APR - ''Rai e Mediaset, e soprattutto i loro tg, orientano l' opinione pubblica, certo non posso dire lo stesso per i giornali...''. Nel giorno dell' autocritica di Emma Bonino all' apertura dei lavori delle assise congressuali, l' ex
commissaria europea confessa di essere consapevole dei suoi errori di comunicazione: ''Non ho saputo o potuto comunicare i nostri contenuti e talvolta mi sono crogiolata al sole di parecchie prime pagine''. ''La verita' e' che ci sono milioni di
italiani che vanno a votare non passando dall' edicola''.
REGIONALI: BONINO, D'ALEMA L'UNICO A CAPIRE COSA E' SUCCESSO
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 18.28
ROMA, 20 APR - ''Massimo D'Alema e' l'unico nel centrosinistra a capire che bisogna riprendere contatti con una parte della societa' che guarda altrove''. Nel corso del suo intervento introduttivo al congresso Radicale Emma Bonino, pur
sottolineando i difetti dell'azione di governo distingue la figura di D'Alema dal resto della sua maggioranza. ''E' stato l'unico a dire - ha detto Bonino - queste cose, il resto del centrosinistra ha invece dimostrato ansia e furia di arroccarsi su posizioni che il Paese ha bocciato, quelle del Prc, di Cossutta e dei sindacati mentre ormai il Nord guarda da un'altra parte. E proprio sul modo con cui si potra' rispondere alle
esigenze del Nord-Est Bonino ha criticato l'alleanza Polo-Lega: ''Non basteranno le opere pubbliche - ha detto - che sono comunque utili, servira' altro, ci sara' sempre piu' bisogno di extracomunitari ma dovranno fare i conti con l'antipatia nei
confronti degli stranieri che e' nel Dna di Bossi''. ''La deregulation e' importante - ha sottolineato Bonino - ma in un quadro istituzionale realmente liberale''. Comunque laleader radicale evidenzia il fatto che il Polo, in caso di vittoria, troverebbe ''il terreno pronto'' per fare le riforme sociali liberali. ''Stavolta - e' la previsione della Bonino - non scenderebbero in piazza milioni di persone guidate dai sindacati. E se scendessero lo stesso troverebbero noi a difendere queste riforme''.
RADICALI: PANNELLA E BONINO DIMISSIONARI, MA "NON SIAMO MORTI"
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 1942
Roma, 20 apr. - Marco Pannella e Emma Bonino dimissionari all'assemblea straordinaria del Comitato di coordinamento dei radicali, dopo il flop della Lista Bonino alle regionali. "Una sconfitta gravissima, molto netta", ha detto Pannella ai microfoni di "Radio anch'io" e Emma Bonino dalla tribuna dell'Ergife si e' assunta in pieno la "responsabilita'", anche se ha precisato: "Abbiamo perso una battaglia, non credo che abbiamo perso la guerra. In questi anni siamo morti e risorti molte volte". Un concetto ripreso da Pannella: "Siamo stati sconfitti, ma non siamo sconfitti. La vera sconfitta e' rappresentata dalla prepotenza di chi ci ha dati per morti tante volte. A costoro dico: state attenti che ancora esistiamo".
"Se ci sara' un governo di centrodestra o di centrosinistra - dice Pannella - non puo' fregarmene di meno, perche' sarebbe comunque partitocratico". Un giudizio
severo condito da una nuova frecciata a Berlusconi: "Abbandonati i tempi del partito liberale di massa ci ha espulso da quelloche che shiama il fronte liberale, per scegliere l'alleanza demenziale con Bossi", e poi da un giudizio impietoso sul
centrosinistra: "E' espressione di quel blocco sociale formato dalle centrali sindacali, dai grandi burocrati e dalla Confindustria, che governa da ottant'anni".
RADICALI: SI APRE ASSEMBLEA PER CAPIRE MOTIVI DISFATTA
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 21.50
ROMA, 20 APR - Un partito anomalo, quello radicale, anche nell' affrontare una dura batosta elettorale: veder dimezzati i voti in poche settimane dal massimo storico delle
europee alle percentuali delle regionali avrebbe messo seriamente in crisi qualsiasi leadership. Ma nell' assemblea straordinaria che si apre oggi all' hotel Hergife i toni non sono certo quelli della resa dei conti.
Nonostante Marco Pannella e Marco Cappato si siano presentati dimissionari rispettivamente dalla carica di presidente e di coordinatore del partito, e la Bonino abbia fatto una dura autocritica, la platea dei delegati e' giunta a Roma piu' per
capire gli errori che per cercare responsabili. Emma e Marco, stanno accanto seduti alla presidenza e solo la convocazione al Quirinale fa lasciare al leader storico il suo posto mentre la Bonino, tra gli applausi, emozionata, elenca impietosamente i
suoi errori.
Un partito anomalo, quello radicale, che, anche se attaccato da destra, sinistra e centro, e' pero' capace di trovare comunque una linea e riconoscersi in essa. Le parole d' ordine sono sempre le stesse: rivoluzione liberale, lotta alla burocrazia, allo statalismo e alla partitocrazia. Lo strumento di battaglia pure, quei referendum su cui, lasciate alle spalle le polemiche per le alleanze sulle regionali, il partito ha una grande voglia di riscatto.
''Chi pensa di poter governare con queste regole - ha ammonito Bonino - affidandosi alle proprie capacita' di governo si sbaglia di grosso'' e poi rivolta a D' Alema osserva: ''Per andare a Londra non bisogna passare per
forza da Parigi''.
Unica nota polemica, quella della candidata nel Lazio, Rita Bernardini, militante storica, a cui forse non e' andato giu', piu' di altri, l' insuccesso elettorale. ''Non e' pensabile - ha affermato maliziosamente - che nessuno del gruppo dirigente
sapesse dell' intervento di D' Alema''. Parole velenose, che alluderebbero ad una ''trattativa inconfessabile'' che pero' non scuote piu' di tanto l' assemblea. Certo le ferite bruciano, ma non saranno le pressioni elettorali a sfiaccare la comunita'
radicale abituata, per usare le parole della Bonino, ''a morire e risorgere mille volte'', deludendo sempre chi li da' per finiti.
Insomma, in attesa delle conclusioni dei lavori di questa prima giornata con l' intervento di Pannella, due le citazioni piu' applaudite dall' assemblea. La prima di Ernesto Rossi, secondo il quale ''il successo e' il metro solo di chi non ha verita' da difendere''. Infine le parole di Sciascia: ''Il Pr e' come un lume che indica la strada quando tutto e' buio, quando ci sono i neon non si vede ma a luci spente e' necessario''.