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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 23 aprile 2000
ASSEMBLEA STRAORDINARIA sabato 22 aprile : AGENZIE DI STAMPA

RADICALI: LA BATTAGLIA CONTINUA PER I REFERENDUM

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 14.04

Roma, 22 apr. - Dalla riflessione sulla sconfitta elettorale alle regionali aperta giovedi' scorso al centro congressi Ergife di Roma emerge l'impegno a proseguire la

battaglia per dare al paese una vera alternativa liberale. Cio' a cominciare dall'appuntamento referendario del 21 maggio prossimo con il raggiungimento dell'obiettivo del quorum.

Un obiettivo confermato da Emma Bonino e raccolto dai militanti radicali. In particolare Olivier Dupuis il quale ha ricordato al professore Amato che "non deve avere preoccupazioni circa la riforma elettorale in quanto il referendum e'

autoapplicativo, cioe' contiene gia' in se la legge che potra' essere applicata automaticamente". Per i radicali l'appuntamento referendario e' anche fondamentale per varare definitivamente le altre riforme in campo economico, sociale e della giustizia.

Marco Pannella ha confermato le proprie dimissioni dalla presidenza del coordinamento radicale pur dando la propria totale disponibilita' a proseguire nella battaglia per "l'alternativa liberale al regime".

GOVERNO: PANNELLA CONTRO CIAMPI, SI STA COMPORTANDO DA TUTORE

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 15.05

ROMA, 22 APR - ''Ciampi si sta comportando da tutore, da governatore della politica italiana e questo e' sicuramente contro, o almeno fuori, dalla Costituzione''. Marco

Pannella nelle sue conclusioni all'assemblea straordinaria dei Radicali boccia la condotta del Presidente della Repubblica, sottolineando che non e' di sua competenza intervenire sul numero dei ministri del prossimo governo.

''Come si puo' permettere Ciampi - ha esclamato Pannella rivolto alla platea radicale - di stabilire che i ministri devono essere 12 invece di 24? Sarebbe meglio se si facesse gli affari suoi. In realta' - ha aggiunto Pannella - si sta comportando come un vecchio zio a cui si e' affidato il malloppo che interviene sui nipoti che si vogliono spartire il bottino dopo aver svaligiato un treno''.

RADICALI: ASSEMBLEA CONGELA DIMISSIONI VERTICI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 15.53

ROMA, 22 APR - L'assemblea radicale conclude i suoi lavori congelando di fatto le dimissioni di Marco Pannella, Emma Bonino e Marco Cappato dai vertici del partito. E' stato infatti approvato un documento in cui, preso atto della grave battuta

d'arresto alle ultime regionali, si rinvia al prossimo coordinamento radicale convocato per venerdi' prossimo una decisione su queste dimissioni. Ma al di la' delle prossime

riunioni, l'assemblea straordinaria chiusa oggi ha chiaramente indicato che sara' l'esito dei referendum del 21 maggio a decidere il futuro dei radicali. Gia' nel suo intervento di ieri notte Marco Pannella aveva annunciato che in caso di vittoria

dei quesiti il Partito Radicale si sarebbe potuto ''sciogliere'', avendo raggiunto il suo scopo. ''In caso contrario - aveva spiegato ai delegati - ripartiremo come

abbiamo fatto mille volte dai nostri eletti alle Regioni, dall'azione della nostra pattuglia al Parlamento europeo contro l'illegalita' imperante nel nostro paese''.

Tuttavia, nonostante il tracollo elettorale, la comunita' radicale non ha smarrito l'affetto e la fiducia nei confronti dei suoi leader storici. Tanto che nelle sue conclusioni, tra gli applausi, Pannella ha ribadito che per quanto riguarda il

dialogo con i due Poli ''rifarebbe tutto daccapo''. ''Detesto le autocritiche perche' e' un rivoltarsi su se' stesso, preferisco le critiche, ma vi dico che rifarei tutto daccapo''.

''So' - ha aggiunto Pannella - che qualcuno ha definito il dialogo tra noi e D'Alema un 'bacio della morte'. Ma io vi chiedo, se c'e' stato il bacio, chi e' il morto? Noi certamente no, dato che siamo riusciti a mettere al centro della politica italiana l'appuntamento centrale che e' quello dei referendum''. Questo e' infatti il risultato che sia Pannella che Bonino rivendicano con maggiore orgoglio, a partire dall'impegno annunciato da Massimo D'Alema in campagna elettorale e ribadito in questi giorni.

Nel ragionamento radicale, infatti, la sconfitta elettorale ''ha accelerato fortemente la crisi del centrosinistra espressione del blocco sociale che domina in Italia da ottant'anni, a beneficio di uno schieramento di stampo reazionario teso a raccoglierne l'eredita' piuttosto che a rappresentare un'alternativa di segno liberale''. Ma e' proprio

l'iniziativa referendaria, di cui i radicali sono i promotori, che ''potra' far compiere al paese un passo decisivo in favore della riforma liberale''.

 
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