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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Danilo - 27 aprile 2000
Ho ricevuto da Adriano Sofri, attraverso il figlio Luca, il testo che segue che inserisco in questa conferenza.

Cari radicali, venerd notte, e impiego l'intervallo fra la fine di un

discorso di Marco Pannella e l'inizio di "Ordet" di Dreyer in televisione

(edizione originale, in danese: serata impegnativa), per mandarvi un saluto

affettuoso. Ho ascoltato per due giorni i vostri discorsi a Radio Radicale,

bench con le infinite interruzioni imposte dalle regole di quest'albergo.

Li ho ascoltati sperando di cavarne un'idea meno confusa circa quello che

pensate e fate. Comunit militanti come la vostra presumono, anche senza

volere, una informazione e una partecipazione costanti, senza le quali si

perde il filo. Anch'io l'ho perso, e me ne accorgo non solo dalla

difficolt a seguire certe parole ripetute nella discussione, di cui

intuisco che abbiano per voi un significato speciale. Me ne accorgo anche

dai molti nomi per me nuovi degli intervenuti, e questo un buon segno.

Del resto io sono troppo fuori mano per prender parte con idee utili a una

discussione politica. Piuttosto che idee, ho una sensazione pressoch

tetra, e forse questa una vera differenza con voi. Bench voi siate

momentaneamente rattristati da quella che Emma ha chiamato una disfatta -

sempre meglio esagerare, quando si tratta di se stessi- mi sembrate insomma

pi· fiduciosi rispetto ai sentimenti profondi che provano gli italiani. La

stessa nozione di Terzo Stato, che avete adottato con risultati senz'altro

stimolanti, mi sembra investita nel discorso di Marco e dei pi· fra voi di

un forte credito, cosicch ci sarebbe bisogno soprattutto di permettere

alle aspirazioni autentiche del Terzo Stato di prevalere sulla direzione

distorta dei partiti che oggi cos vastamente lo rappresentano. La stessa

vostra fiducia illesa nei referendum come strumento di vere e proprie

riforme strutturali, di un complessivo programma liberale, molto distante

dalla mia sensazione che oggi possano passare attraverso pronunciamenti

popolari diretti i desideri e gli obiettivi pi· caudillisti e vendicativi.

Questa differenza di stato d'animo, per cos dire, fa s che io senta nel

risultato elettorale una pi· piena rivelazione della animosit profonda e

risentita che attraversa l'Italia (alla lettera: cio in modo davvero

"trasversale", a cominciare dalla paura e il risentimento per

l'immigrazione e l'insicurezza, ma anche per i costumi privati e le libert

civili). La vostra analisi minuziosa degli episodi che, nel giro di pochi

giorni, avrebbero provocato uno spostamento elettorale sufficiente a

cambiar segno al risultato vostro e di tutti, forse fondata e penetrante,

ma tiene lontani e per cos dire consola dalla convinzione che abbiano

agito correnti assai pi· lunghe e profonde. Un'intervista di D'Alema a

Repubblica, peraltro apprezzabile e da voi stessi apprezzata se non, come

ha spiegato Marco, auspicata, avrebbe avuto l'imprevisto effetto di

togliere un 4 per cento ai vostri candidati e con ci di sancire

indirettamente la sconfitta del centro-sinistra: se fosse cos , l'errore di

valutazione che vi rimproverate sarebbe stato madornale, ma al tempo stesso

venialissimo e pressoch casuale. Una scommessa perduta in una situazione

attaccata a un filo. Era davvero cos attaccata a un filo? Mi chiedo queste

cose ascoltando la vostra appassionata discussione. Per , per dire la

verit , sono stato ad ascoltarvi per amicizia. L'amicizia si sente di pi·

in tempo di disfatte errori e dimissioni. Ho provato a capire dalla radio

come state, come vi sentite, come state invecchiando. Se Emma si montata

la testa: no, mi pare. Se Stanzani sempre cos combattivo, nevvero. Con

chi ce l'abbia Rita, visto che ce l'ha con qualcuno. Se sia innamorato, e

di chi, Cicciomessere, l'uomo che si fece monaco in Agor , e ci sembrava

solo un po' strano, e col senno di poi si rivela anticipatore di parecchi

anni su Soru e compagni. Se la campagna sulla pena di morte rischi di

essere indebolita dalle difficolt del momento. Se il mio amico Danilo

Quinto sia uscito vivo dalla campagna di Puglia, e se uscir vivo dalla

prossima sottoscrizione. E cos via. E soprattutto chi sia Daniele

Capezzone, e perch si parli tanto di lui. Di Marco sento che non ha smesso

di fumare, n tutto il resto, e di tutto il resto mi rallegro. Ecco, volevo

solo salutarvi, Adriano Sofri.

 
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