Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 07 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Baiocchi Lidia - 27 aprile 2000
lettera ai dirigenti del movimento sindacale
Invio volentieri la lettera che domani verra' consegnata a Milano

ai Dirigenti del MovimentomSindacale nella speranza che altri vogliano

riprendere l'iniziativa altrove in Italia.

Ai dirigenti del movimento sindacale

Cari compagni,

come ogni 1 maggio chiamerete in tutte le piawwe d'Italia

migliaia di cittadini per celebrare le conquiste dei dirtti sociali,

civili e politici dei lavoratori e per indicare nuovi obiettivi e

speranze.

Il movimento radicalem che si e' costituito nella lotta per i dirtti di

cittadinanza, sara' idealmente presente nelle piazze con i cittadini che

lavorano.

Proprio perche' condividiamo una storia di battaglie per i diritti, ci

permettiamo di richiamare la vostra attenzione su quelle che a noi

paiono le nuove condizioni storico-sociali per il riconoscimento dei diritti

dei cittadini che lavorano.

La struttura del mercato del lavoro si e' venuta configurando secondo una

forma straordinariamente rigida nel suo nucleo centrale e

ultraflessibile ai margini.

La certezza del posto di lavoro di una minoranza e' pagata dall'incertezza crescente per la maggioranza.

Siamo convinti che un'autentica difesa dei diritti sociali dei cittadini

che lavorano richieda un mutamento profondo della struttura del mercato

del lavoro, nella direzione di una maggior mobilit', che consenta

piu' rapidi spostamenti di forza-lavoro nei settori trainanti e

che favorisca nuovi ingressi nel mercato legale del lavoro.

In questa direzione, d'altronde, va la nostra proposta di referendum

abrogativo dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Non per lasciare

i cittadini che lavorano in balia dello strapotere dei datori di lavoro,

ma per estendere anche agli esclusi il godimento dei diritti

fondamentali, generalizzando il regime giuridico, che gia' oggi riguarda

la maggioranza dei lavoratori, quello delle imprese fino a 15 dipendenti.

Siamo ben consapevoli che la politica della flessibilita' del lavoro non

e, da sola, sufficiente: nelle politiche della mobilita' devono essere

coinvolte le responsabilita' e l'impegno della pubblica amministrazione,

del sistema bancario, del mercato immobiliare, dell'educazione e dellla

formazione, delle imprese.

Con questa lettera vogliamo cortesemente segnalare che noi siamo

impegnati in questa direzione.

I referendum da noi proposti non sono affatto "antisociali", si

propongono esattamente l'opposto: l'estensione dei dirtti sociali ai

deboli e agli esclusi

Conquesto spirito staremo in piazza con voi.

Firmato

comitato promotore dei referendum

Corso di Porta Vigentina

Milano

Mentre scrivo sento Emma che ne parla....

--- MMMR v4.00reg * l.baiocchi@agora.stm.it

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail