Invio volentieri la lettera che domani verra' consegnata a Milanoai Dirigenti del MovimentomSindacale nella speranza che altri vogliano
riprendere l'iniziativa altrove in Italia.
Ai dirigenti del movimento sindacale
Cari compagni,
come ogni 1 maggio chiamerete in tutte le piawwe d'Italia
migliaia di cittadini per celebrare le conquiste dei dirtti sociali,
civili e politici dei lavoratori e per indicare nuovi obiettivi e
speranze.
Il movimento radicalem che si e' costituito nella lotta per i dirtti di
cittadinanza, sara' idealmente presente nelle piazze con i cittadini che
lavorano.
Proprio perche' condividiamo una storia di battaglie per i diritti, ci
permettiamo di richiamare la vostra attenzione su quelle che a noi
paiono le nuove condizioni storico-sociali per il riconoscimento dei diritti
dei cittadini che lavorano.
La struttura del mercato del lavoro si e' venuta configurando secondo una
forma straordinariamente rigida nel suo nucleo centrale e
ultraflessibile ai margini.
La certezza del posto di lavoro di una minoranza e' pagata dall'incertezza crescente per la maggioranza.
Siamo convinti che un'autentica difesa dei diritti sociali dei cittadini
che lavorano richieda un mutamento profondo della struttura del mercato
del lavoro, nella direzione di una maggior mobilit', che consenta
piu' rapidi spostamenti di forza-lavoro nei settori trainanti e
che favorisca nuovi ingressi nel mercato legale del lavoro.
In questa direzione, d'altronde, va la nostra proposta di referendum
abrogativo dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Non per lasciare
i cittadini che lavorano in balia dello strapotere dei datori di lavoro,
ma per estendere anche agli esclusi il godimento dei diritti
fondamentali, generalizzando il regime giuridico, che gia' oggi riguarda
la maggioranza dei lavoratori, quello delle imprese fino a 15 dipendenti.
Siamo ben consapevoli che la politica della flessibilita' del lavoro non
e, da sola, sufficiente: nelle politiche della mobilita' devono essere
coinvolte le responsabilita' e l'impegno della pubblica amministrazione,
del sistema bancario, del mercato immobiliare, dell'educazione e dellla
formazione, delle imprese.
Con questa lettera vogliamo cortesemente segnalare che noi siamo
impegnati in questa direzione.
I referendum da noi proposti non sono affatto "antisociali", si
propongono esattamente l'opposto: l'estensione dei dirtti sociali ai
deboli e agli esclusi
Conquesto spirito staremo in piazza con voi.
Firmato
comitato promotore dei referendum
Corso di Porta Vigentina
Milano
Mentre scrivo sento Emma che ne parla....
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