Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, del Comitato Promotore Referendum, deputato europeo della Lista Bonino:

"Le parole con cui Cofferati attacca oggi il nostro referendum sull'art. 18 sono innanzi tutto false:

i lavoratori vittime di discriminazione, rappresaglie o mobbing anche dopo i referendum godranno dell'identica tutela di cui godono oggi , come ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale. Non solo: la "violenza barbarica" che, stando al leader della CGIL, si determinerebbe con l'abolizione del reintegro è oggi quotidianamente praticata dai sindacati per i cui dipendenti il diritto al reintegro è stato cancellato dalla legge 108 del 1990.

Più in generale, le posizioni ribadite oggi da Sergio Cofferati testimoniano le scelte conservatrici e reazionarie del sindacato italiano. Anziché prefigurare scenari foschi per i lavoratori italiani dopo il referendum, Cofferati e gli altri leader sindacali dovrebbero render conto a milioni di lavoratori in nero, milioni di giovani e donne disoccupati, esclusi dal lavoro a causa di una legislazione vecchia, ottusamente rigida e atta a garantire pochi milioni di lavoratori italiani contro l'interesse di tutti gli altri.

Sergio Cofferati non riuscirà a nascondere ai disoccupati e ai lavoratori italiani la semplice verità che in tutti i paesi d'Europa che non hanno mai conosciuto il divieto di licenziamento e che hanno scelto coraggiosamente la flessibilità del mercato del lavoro nessuna "violenza" contro i deboli si è compiuta, ma al contrario si sono garantiti a milioni di disoccupati lavoro e dignità".