Berlusconi vuole frenare il cambiamento?Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:
Roma, 30 aprile 2000
"Cofferati si conferma il vero leader di quella sinistra italiana succube dei sindacati che Ernesto Rossi già nel 1953 definiva "sinistra reazionaria". Una sinistra burocratica e perdente, che oggi come allora "pratica la politica della carestia, del privilegio e della cristallizzazione delle posizioni acquisite." Quella sinistra sonoramente sconfitta il 16 aprile.
I nuovi attacchi violenti al referendum radicale sulla flessibilità del mercato del lavoro - alla quale ha ieri fatto riferimento anche il presidente del Consiglio invitando il sindacato a superare le proprie resistenze - sono falsi nel merito, rappresentano il vero "freno a mano" per la nostra economia e, se dovessero prevalere, impedirebbero la competizione con paesi che non hanno mai conosciuto e non conoscono le assurde e regressive rigidità del mercato del lavoro italiano.
Cofferati, con la complicità dei mezzi di informazione che si fanno megafono delle sue falsità -anche attraverso una strumentalizzazione inaccettabile del primo maggio -, inganna i lavoratori ma soprattutto i disoccupati, gli esclusi e i non garantiti tenuti fuori o ai margini del mercato del lavoro dalla - illusoria - volontà di tutelare pochi milioni di titolari di "posto fisso" a danno di tutti gli altri, giovani e donne in particolare.
Raccogliamo la sua sfida e siamo certi come nell'85 sulla scala mobile, gli italiani si mostreranno più maturi, realisti e attenti al futuro di quanto non faccia una classe dirigente sindacale arroccata nella difesa del proprio potere e di un blocco sociale che va disgregandosi.
La posizione del leader della CGIL non è in fondo dissimile, però, da quella del leader del Polo Silvio Berlusconi che invitando, di fatto, a disertare le urne referendarie rischia di compromettere una grande occasione di riforma liberale che sarebbe utile a qualunque governo futuro. Se da un lato ci rifiutiamo di credere che questa possa essere la posizione ufficiale di Forza Italia, dall'altro siamo convinti che, come già accadde con la raccolta delle firme, la stragrande maggioranza dei suoi elettori, consideri questo una grave errore".