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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 1 maggio 2000
FESTA DEL PRIMO MAGGIO E REFERENDUM SOCIALI

Da IL MESSAGGERO MARCHE - 1 MAGGIO 2000

OCCUPAZIONE, LA SPERANZA E NEL FUTURO

di DANIELE CAROTTI

Il 1 maggio quest'anno si annuncia con lo sguardo rivolto ai referendum di domenica 21.

La festa dei lavoratori offre lo spunto per un momento di riflessione sulle condizioni

dell'occupazione nelle Marche, alle prese con vicende preoccupanti (ma nel 2005, come

si evince della ricerca del Censis riassunta in tabella, pare che le cose andranno meglio):

dalla chiusura della Byblos, a quella della Sir Angel di Filottrano, con 65 dipendenti in

mobilità; dalla questione Cartiere Miliani di Fabriano, al popolo delle 40 mila partite Iva in

regione ancora "senza diritti".

Sindacati e promotori del referendum si preparano al duro confronto sul tema dell'

"obbligo di reintegro" del posto di lavoro, sancito ora dallo statuto dei lavoratori in caso di

licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo. Se il referendum riceverà il

consenso popolare i licenziamenti saranno "liberi". I sindacati annunciano una campagna

anti referendaria che partirà subito. »E' preoccupante la carenza di domanda di occupati

di qualità , esordisce Oscar Barchiesi, segretario regionale della Cgil. »Il ripristino della

competitività delle imprese marchigiane - rincara la dose Gianluigi Storti, segretario

regionale della Cisl - non può essere affidata all'eliminazione di garanzie fondamentali

contro i licenziamenti arbitrari. Lo sviluppo del modello economico marchigiano deve

essere aiutato con un'offerta formativa specifica, non generica .

Pronta la replica dei promotori del referendum. »L'economia marchigiana - attacca Mauro

Paolinelli della Lista Bonino - è basata sulla piccola e media impresa. Su imprese che

oggi, così come non possono licenziare, non possono neanche assumere. In questa

situazione il sindacato garantisce solo coloro che un posto di lavoro ce l'hanno già

chiudendo la porta ai più giovani. Anche i sindacati hanno tolto per i loro dipendenti

l'obbligo di reintegro oggetto del referendum, così come in tutte le parti del mondo .

Intanto anche i sindacati autonomi si stanno organizzando. »Sabato prossimo - precisa

Alberto Mengoni del Salta Anconambiente - si terrà una riunione nell'aula del consiglio

comunale .

 
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