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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 5 maggio 2000
LA LETTERA DEL CORA AL NUOVO MINISTRO DELLA SANITA'

Al Ministro della Sanità

Prof. Umberto Veronesi

C/o Ministero della Sanità

Lungotevere Ripa 1

00153 Roma EUR

Egregio Signor Ministro,

La sua nomina nel nuovo Governo coincide tragicamente con l'ennesima strage di tossicodipendenti, a Napoli; nove vite stroncate "dalla droga" o, non invece, da quel proibizionismo su alcune droghe che mette milioni di persone, in Italia, nel mondo, ogni giorno, nelle mani non di medici ed infermieri ma di mafie e spacciatori? Non intendo minimamente rubarLe tempo prezioso con lunghe perorazioni antiproibizioniste; su questo tema si è detto e scritto molto; le posizioni sono chiare. E' chiaro e risaputo, per esempio, che dal 1994 è in atto in Svizzera un'iniziativa governativa che all'inizio è consistita nella "sperimentazione di distribuzione controllata di eroina" a un ristretto numero di tossicodipendenti; tale sperimentazione ha avuto esiti complessivamente positivi, tanto è vero che in due occasioni i cittadini svizzeri l'hanno approvata tramite referendum; ora, dopo sei anni, la distribuzione controllata di eroina è parte integrante della politica sulle tossicodipendenze del governo svizzero.

Lei è il primo ministro della Sanità, da cinque anni a questa parte, nominato per la Sua autorevolezza in campo scientifico e tecnico e non certo per "meriti" di partito; non posso dimenticare, inoltre, la sua coraggiosa presa di posizione, nel 1996, a favore della legalizzazione delle cosiddette droghe leggere; è, quindi, legittimo ed auspicabile attendersi da Lei quello che i suoi predecessori non hanno, purtroppo, fatto: attuare la sperimentazione "svizzera" in Italia per poi, laicamente, tirare le conclusioni e le valutazioni del caso. Il suo Ministero ha tutte le capacità professionali atte allo scopo; basta volerlo...

Ma non basta; il "caso Napoli", ma anche il "caso Sassari", testimoniano che in questo Paese non è stata nemmeno attuata concretamente quella politica di "riduzione del danno" che il ministro degli Affari Sociali Fernanda Contri dichiarò, in occasione della Prima Conferenza Nazionale sulla Droga di Palermo (giugno 1993), essere centrale rispetto alle politiche sulle tossicodipendenze e che nessuno dei cinque governi succedutisi da allora ha sconfessato pubblicamente. Rispetto, invece, alla concreta attuazione di tale politica, la situazione è drammatica: le overdosi a Napoli sono avvenute durante il ponte del 1 maggio, quando in città non c'era (e non c'è) neppure un'unità di strada operativa; eppure, la legge sulle tossicodipendenze (art. 118 del DPR 309/90 e relativo Decreto attuativo, DM 444/90) prescrive che in tutte le grandi città vi sia un SERT aperto 24 ore su 24! Non mi risulta che ve ne sia uno solo, in tutta Italia.... E rispetto alla "polveriera carcere", Lei sicuramente è a conoscenza della

riforma della medicina penitenziaria (D.Lgs. 230/99) per cui, a partire dal 1 gennaio 2000, i SERT devono farsi carico direttamente dell'assistenza sanitaria ai detenuti tossicodipendenti; a Sassari, per esempio, è lecito dubitare che questo sia stato fatto... Eppure, non solo a Sassari, sarebbe quantomai opportuno, se è vero quanto reso noto dal governo D'Alema nell'ultima Relazione del Governo al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia (giugno 1999): su un totale di 13567 detenuti tossicodipendenti solamente 620 (il 4,5%) usufruisce di trattamenti metadonici; la percentuale complessiva di utenti dei servizi tossicodipendenze in trattamento metadonico è del 48%!

Non vado oltre, signor Ministro; se Lei riterrà opportuno, il CORA è a sua disposizione, come lo è stato per i suoi predecessori, per eventuali, auspicabili, approfondimenti; Le pongo solamente una domanda conclusiva: quanta sofferenza, quanta violenza, quanta disperazione, quante morti sono nascoste dietro le leggi non rispettate, dietro gli impegni non mantenuti, dietro la certezza del diritto ridotta a certezza della legge della giungla?

Voglia gradire, assieme a distinti saluti, sinceri auguri di buon lavoro!

Torino, 4 maggio 2000

Giulio Manfredi

Membro Direzione Politica del CORA

 
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