Potrei ripetere pari pari, oggi, il mio testo numero 7118 del 4 marzo 99, scritto all'apertura dell'Assemblea dei Mille, alla quale non partecipai (gia' che eravamo nel 99, avrei preferito una "Assemblea dei Sanfedisti": sarebbe stato molto piu' laico e libertario).
Mi limito a ricordare che in quella Assemblea e' stato rifondato di fatto il Partito Radicale Italiano, cosa che io non condividevo:
perche' sappiamo benissimo che il regime partitocratico non puo' essere battuto;
perche' un partito italiano, francese, spagnolo non puo' 'governare le cose' che oggi sono transnazionali;
e per altre motivazioni che riguardano la "secessione di fatto" tra Nord e Sud, quella che dura da 140 anni.
L'ultimo argomento e' del tutto mio; i primi due sono la sintesi di almeno 12 anni di storia radicale: ancora non capisco come avete potuto pensare che bastava presentarsi a un paio di elezioni e ad una campagna referendaria per abbattere il regime e come avete potuto impegnare il transpartito transnazionale per il triplo, il quadruplo del suo bilancio in una campagna referendaria italiana.
Malgrado tutto questo, ho sperato di essermi sbagliato: non mi sono piu' iscritto al PR, ma ho mandato ugualmente i soldi; ho raccolto le firme per le liste qui a Lecco (solo le elezioni 'addensano' i radicali lecchesi) pensavo di non andare a votare e ho votato le liste, e ho abbuscato anch'io.
Perderemo i referendum, e se non li perderemo, saranno vanificati dal parlamento; ma per favore, non diamone colpa a questo o quel dirigente, a questo o quel comunicato stampa.
--- MacPress 2.2.O-unr