COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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PETIZIONE DELL'ADUC IN INTERNET PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA PILLOLA CHE CONSENTE L'ABORTO NON-CHIRURGICO
Firenze, 9 maggio 2000. Prende il via una petizione per il neo-ministro della Sanita'. In Internet, sul sito dell'associazione http://www.aduc.it si puo' firmare per chiedere la commercializzazione della RU486, la pillola che consente l'aborto non chirurgico. Sul sito si possono avere tutte le informazioni sulla storia di questa pillola, sull'applicazione della legge sull'aborto, sui vantaggi e svantaggi del metodo chirurgico e farmacologico, sui costi inferiori che ci sarebbero per il SSN, e i link nel mondo per saperne di piu'.
Il ministro Veronesi e' un tecnico, e quindi sa perfettamente quali sarebbero i vantaggi della commercializzazione di questa pillola che, in Europa, e' gia ampiamente sperimentata, con l'eccezione di Lussemburgo e Portogallo. In Italia l'aborto viene praticato solo con intervento chirurgico. Perche'? E' come se la cura dell'ulcera, oggi farmacologica, avesse ignorato questa possibilita' e si continuasse ad intervenire aprendo le pance dei malati. Perche' se la scienza si aggiorna la pratica non la segue a ruota?
Con l'aborto si entra in querelle di tipo etico, dove filosofie, religioni, morali si differenziano cosi' profondamente tra loro, per cui impossibile e' un punto di incontro. A noi cio' non interessa e partiamo dal dato di fatto di una legge di quasi 22 anni, che permette di abortire legalmente, e che non da' indicazioni limitative sul metodo.
Questo il testo della petizione.
Gentile ministro
grazie alla legge del 1978, le donne hanno potuto accedere ai servizi del sistema sanitario nazionale anche per abortire, superando la clandestina a cui fino ad allora erano costrette. La legge, quindi, ha rappresentato una innovazione civica e sanitaria.
Il metodo chirurgico piu' diffuso per la pratica abortiva e' quello dell'aspirazione (noto come Karman, dal medico che lo ha inventato). Ma in questi anni si e' anche diffusa una pratica non chirurgica, farmacologica, basata sul principio attivo della pillola RU486. Gia' mezzo milione di donne ne hanno fatto uso nei Paesi dell'Ue. In Francia e' autorizzata dal 1988, in Gran Bretagna dal 1990 e in Svezia dal 1991. L'anno scorso e' cominciata la commercializzazione anche in Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Grecia e Paesi Bassi.
I vantaggi dell'aborto farmacologico sono riscontrati in termini sanitari, psicologici ed economici.
Nel primo e nel secondo caso, la semplicita' di un intervento non chirurgico, evita il trauma della sala operatoria.
Nel secondo caso, e' noto che oggi il costo pagato dalla Regione all'ospedale e' mediamente di Lit.1.500.000, comprendente degenza e intervento. Invece con la RU486 l'intervento chirurgico sarebbe sostituito dall'assistenza medica, e la degenza sarebbe minima: ne deriverebbe un risparmio economico per il SSN.
Per queste ragioni, signor ministro
LE CHIEDIAMO
di aprire alla commercializzazione della RU486 anche il nostro Paese, invitando le aziende che gia' operano in Europa a presentare le necessarie richieste di autorizzazione