Da "Le Figaro", martedì 9maggio 2000
di Richard Heuzè
» Ne farei volentieri a meno . Seduta su una poltrona di vmini, con un ombrello da spiaggia a strisce bianche e blu che la ripara da sole e dalla pioggia, Emma Bonino, campeggia da Venerdì scorso di fronte a Palazzo Chigi (il Matigno italiano) sotto la finestra di Giuliano Amato, il nuovo presidente del Consiglio.
» Che altro potrei fare ? E' un anno ormai che protesto presso le istituzioni. Ho esauerito tutte le altre vie , dichiara la pasionaria dei radicali ialiani, la voce rauca dalla fatica e dalle sigarette. » Forza Emma le lancia in passante in doppiopetto. » Col cuore siamo tutti con te dice una bella donna dai capelli rossi stringedole la mano.
Non è più per il divorzio o l'aborto - le sue grandi battaglie degli anni 70 - nè per qualche altro diritto civile, che l'ex commisaria europea protesta. Ma contro una bizzaria specificatamente italiana : la presenza sulle liste elettorali di un forte contingente di persone morte o emigrate all'estero senza lasciare indirizzo. Fra 700.000 e 1 milione secondo le stime. In tutti i paesi le liste vengono aggiornate alla vigilia di ogni elezione.
Non in Italia. A mala pena l'amministrazione non esige dai morti e dispersi che chiedano loro stessi la radiazione. Risultato : una persona deceduta fuori dal suo comune di residenza ha molte possibilità di essere considerato un potenziale elettore per decenni, vista l'attenzione delle anagrafi. La vedova del presidente dell'associazione dei dirirtti dell'uomo, morto nello scorso settembre, ha appena ricevuto il certificato elettorale del defunto marito. Che importanza ha ? Non siamo in Corsica. Quei morti non votano.
Certo ma restano conteggiabili nel quorum degli elettori. E poichè in Italia, ogni referendum abrogativo (il solo autorizzato) non è valido se il tasso di partecipazione non supera il 50 per cento più uno del corppo elettorale, questo calcolo diventa primordiale.
L'anno scorso, una consultazione analoga sul sistema elettorale era stata invalidata, visto che erano mancati 100.000 voti al quorum.
L'italia è di nuovo convocata alla urne per il 21 maggio, per pronunciarsi su sette referenudm, di cui uno per abolire la quota proporzionale.
A 13 giorni dal voto, ecco un vero e proprio rompicapo per Amato, che pensa di legiferare per decreto legge, cosa che Berlusconi giudica incostituzionale.
Emma Bonino protesta da più di un anno. Ha anche fatto ricorso a Strasburgo : » un anno per togliere i morti dalle liste elettorali, sospira la Bonino, che paese .