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Partito Radicale Rinascimento - 10 maggio 2000
REFERENDUM: RAI; CIRCUS, NUOVE ACCUSE DI PANNELLA A SANTORO
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 21.43

RONCHI DEI LEGIONARI (GORIZIA), 10 MAG - Marco Pannella ribadisce le sue accuse nei confronti di Michele Santoro, conduttore della trasmissione televisiva Circus andata in onda ieri sera su Raiuno. In una conferenza stampa tenuta in serata all' aeroporto di Ronchi dei Legionari (Gorizia), Pannella ha sottolineando che a suo avviso ''gli interventi pro referendum sono stati davvero ottimi, ma disturbati da Santoro'', che il leader radicale ha definito ''il teppista di Belgrado, quello che convocava, d' accordo con la Polizia, il popolo 'dei poliziotti' e ne faceva fondamento per la sua propaganda, per dire che, nella tragedia della funivia del Cermis, gli americani volavano basso per esercitarsi per i voli sulla Serbia e su Belgrado''.

''I signori sindacalisti, padroni dei lavoratori e del lavoro, che hanno prodotto in Italia - ha affermato Pannella - come in nessun posto in Europa, disoccupazione, diseconomia, regime, ieri sera sono stati aiutati perche' tutti i testimonial presenti erano lavoratori in pericolo e vittime della

perversita' dei padroni. Occorrerebbe - ha aggiunto Pannella - che qualcuno raccontasse, ad esempio, per quanti anni Cofferati ha lavorato, quando sono cominciati per lui i distacchi sindacali''.

''Bisogna anche dire - ha proseguito Pannella - che a rappresentare gli industriali vi era Carlo Callieri, che da due anni indico come il 'compare' di Cofferati, colui che ha impedito quattro-cinque anni fa alla Confindustria di schierarsi sui referendum sociali, dicendo ufficialmente, in dissenso con altri vicepresidenti, che quelle cose dovevano essere trattate con i sindacati e non con i referendum. E' il rappresentante di quella stessa burocrazia che domina e per la quale e' del tutto irrilevante se uno e' direttore della burocrazia della Confindustria, o di quella della Cgil, o del partito dei giudici o del partito dei generali. Viviamo - ha sottolineato Pannella - in un paese dove

vi sono 1.500 presidenti di Corte di Cassazione, 1.700 generali

(quando ne basterebbero 20 o 30), i Prefetti, i Questori, e un socio di riferimento, occulto per chi non vuol vedere, in ogni azienda. Quest' ultimo - ha concluso Pannella - e' sempre lo Stato, ma spesso rappresentato da un burocrate sindacale o da un burocrate confindustriale''.

 
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