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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 12 maggio 2000
REFERENDUM: BONINO "VITTORIA DELLA SINISTRA?AVVILENTE"

Roma 12 maggio 2000

Aprendo questa mattina a Roma il convegno organizzato dal comitato promotore sui referendum economici Emma Bonino ha, tra l'altro, dichiarato:

"E' un momento difficile per chiunque voglia occuparsi di questioni concrete. Abbiamo stamattina un compito difficile, reso difficile dal fatto che in questi giorni nulla piu' riesce a sfuggire alle strumentalizzazioni e, peggio, alle semplificazioni mistificanti di una lotta politica furibonda.

Prendiamo i due referendum sulla liberazione del lavoro. Essi sono gli unici due (insieme agli altri 5 su cui voteremo il 21 maggio) superstiti di un pacchetto referendario compiuto e coerente concepito per disincagliare alcune riforme liberali che tutti sembrano auspicare ma che nessuno sembra capace di avviare.

L'approdo di questi (e degli altri) quesiti referendari alle cabine dei seggi elettorali è il risultato di un lavoro che è durato molti anni: costituisce, o almeno dovrebbe costituire, di per sé, una vittoria per il movimento referendario. E per tutti i liberali e liberisti italiani.

Ma è difficile sentirsi vittoriosi quando - giunti finalmente alla vigilia dell'appuntamento referendario - il dibattito politico rimane inchiodato alla questione del quorum. Il dibattito si trasforma in calcolo di bottega: e, nel timore che questo o quel quesito referendario possa nuocere alla propria parte politica (poco importa se sia utile o no al nostro paese), ci si interroga sull'opportunità di invitare i propri elettori ad andare alle urne o stare a casa.

Tutto questo è avvilente. E lasciatemi aggiungere che mi pare particolarmente avvilente (lo dico senza intendere con questo aprire una polemica ad personam con chicchessia) e mistificante affermare che il raggiungimento del quorum sarebbe una vittoria della sinistra.

Tutti sanno che ognuno dei sette quesiti referendari divide profondamente e trasversalmente le forze politiche di destra e di sinistra, alcune lacerate al loro stesso interno.

Niente. Il pacchetto referendario, il nostro pacchetto referendario è diventato uno strumento "oggettivamente" (come dicevano una volta i marxisti) al servizio della sinistra. E così finiscono oggettivamente di sinistra anche i due quesiti detti sociali che la sinistra non solo avversa ma definisce senz'altro - con gusto della sfumatura - barbari.

E' necessario ricondurre il dibattito sulla liberalizzazione del mercato del lavoro nel suo alveo."

 
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