--------------------------------------------------------------------------------A proposito della mobilitazione di cui ha parlato Pannella contro i referendum
"sociali", ecco gli avvisi affissi nell'azienda in cui lavoro (oltre ai
volantini e i manifesti di cui vi ho gia' parlato).
Per il diritto di contrattare
Contro l'arbitrio di licenziare
MERCOLEDI' 17 MAGGIO 2000
SCIOPERO NAZIONALE DEI METALMECCANICI
8 ore nell'artigianato 2 ore nell'industria
Ai lavoratori artigiani negato il diritto di contrattazione con un blocco di
18 mesi dei rinnovi degli Integrativi Regionali ed ormai scaduto il
Contratto Nazionale.
Nell'industria, agli attacchi ormai quotidiani all'esistenza del Contratto
Nazionale, si somma il tentativo di Federmeccanica di impedire la
contrattazione aziendale.
Questi comportamenti arroganti delle nostre controparti si inseriscono nella
piu' generale messa in discussione del sistema di regole, delle tutele e dei
diritti per il mondo del lavoro che ha il suo epicentro nei Referendum
"antisociali" del prossimo 21 maggio.
L'offensiva dei promotori dei referendum, che hanno ottenuto l'appoggio
esplicito di Confindustria, sia contro la liberta' di associazione che,
soprattutto, con l'abolizione della possibilit di essere reintegrati nel
posto di lavoro, per chi stato ingiustamente licenziato, vuole colpire i
diritti fondamentali dei lavoratori ed instaurare un clima di intimidazione e
ricatto nelle fabbriche e negli uffici.
NON SI VUOLE "LIBERARE IL LAVORO", MA SOLO CALPESTARE REGOLE E DIRITTI!
Fim- Fiom- Uilm
Un altro avviso di Fim- Fiom- Uilm Regionali, oltre a parlare di loro riunioni
e delle questioni contrattuali dice:
"ŕ I comitati direttivi di Fim- Fiom- Uilm della Toscana fanno appello a tutti
i metalmeccanici per la riuscita dello sciopero, delle Assemblee nei luoghi di
lavoro e delle iniziative territoriali anche per sostenere con la lotta il NO
nei referendum antisociali del 21 maggio, che con l'attacco alla libert di
associazione e soprattutto con l'abolizione del reintegro al lavoro per chi
stato ingiustamente licenziato, vogliono abolire diritti fondamentali, colpire
i piu' deboli e creare un clima di intimidazione nei luoghi di lavoroŕ"
Un saluto a tutti
Eugenio Mascagni
Arezzo