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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 13 maggio 2000
Raduno di Forza Nuova
Dopo l'incapacita' dell'amministrazione comunale bolognese nel gestire la richiesta di Forza Nuova di fare un convegno, un comizio e un corteo nella citta' simbolo del potere rosso (caduto) avendo: prima negato, poi concesso, poi provato a spostare il raduno di Forza Nuova, Bologna oggi ha vissuto una giornata che aveva dell'incredibile.

Quelli di Forza Nuova (circa 150) si sono ritrovati in un vicolo chiuso (dalla polizia) lungo i viali per circa un'oretta, hanno fatto parlare per cinque minuti il segretario Fiore con un megafono per dire che era contento del raduno invitando tutti a prendere gli autobus per andare al concerto a Granarolo senza fare casino e al grido "Boia chi molla !" e' finito il tutto.

Intanto in piazza Maggiore sotto le bandiere di Cgil, DS, Prc, Verdi e chissa' cos'altro si sono radunati 5.000 provenienti dai Centri sociali (soprattutto quelli del mitico Nord Est) per dire no ai nazismi e ai fascismi di ogni tipo e per ricordare la strage dell'agosto '80.

I 5.000 democratici dei centri sociali hanno letteralmente occupato Bologna: negozi chiusi e altri con danni, taxi e autobus non circolavano, cortei con la faccia coperta dai fazzoletti, scontri con la polizia (ma e' colpa della questura che ha ordinato le cariche contro i ragazzi...), feriti, cassonnetti andati a fuoco, ecc....

A prescindere dal fatto che mi facevano alquanto ribrezzo entrambi gli schieramenti, non capisco la scelta democratica di far fare ai centri sociali quello che i centri sociali negavano ai "fascisti", ovvero un corteo per le strade di Bologna.

 
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