Dichiarazione di Emma Bonino e Marco Pannella:
Roma, 16 maggio 2000 - "Dalle stime rese note nella giornata di ieri sulla "ripulitura" delle liste elettorali emerge con chiarezza un dato: era già valido il referendum del 18 aprile 1999, il cui esito è stato effettivamente sovvertito da morti e "fantasmi".
Dinanzi a questa conferma delle nostre denunce, ribadiamo che continueremo a ricorrere in tutte le sedi, nazionali e internazionali -in primo luogo la Corte europea dei diritti dell'uomo-, affinché siano affermati i diritti civili e politici, e quindi umani, dei cittadini italiani.
E' ormai chiaro, infatti, che è stato vanificato il voto liberamente espresso da milioni di cittadini un anno fa, che sono stati stracciati i dettami costituzionali e la certezza del diritto, e che, dinanzi a tutto questo, devono essere confermate e aggravate le iniziative politiche e giudiziarie già assunte sul fronte italiano e presso le altre sedi di giustizia internazionale e comunitaria, per denunciare il "caso Italia", con le sue sistematiche violazioni dei diritti dei cittadini, per sconfiggere una vera e propria realtà criminale, e per giungere alla condanna di tutti i responsabili".