Dichiarazione di Giuseppe Micheletta:
Roma, 16 maggio 2000
"La lettera di Fini ai magistrati dimostra come in realtà dietro la "libertà di voto" sui referendum giustizia si celi un netto no ai quesiti, un vero e proprio dileggio dei suoi contenuti e del suo valore politico. Fini, contro il parere di ottanta suoi parlamentari (fra i quali il Capogruppo alla Camera Selva ed il Portavoce Urso) che hanno già dichiarato di votare 7 si il 21 maggio, sceglie, affidandosi all'onorevole magistrato Alfredo Mantovano, di sposare le ragioni del partito dei giudici rinunciando ad una grande occasione riformatrice per una giustizia, come quella italiana, che vanta il record di condanne in sede europea per la sua iniquità e lentezza. Ora è tutto più chiaro".