Da un lancio dell'ANSA delle ore 17.17ROMA, 17 MAGGIO - ''Cancellare l'art.18 dello Statuto dei lavoratori e' una barbarie''. Attacca Sergio Cofferati. ''La barbarie di cui parli ha portato alla quasi piena occupazione in Gran Bretagna e Stati Uniti''. Replica Marco Pannella. Sono
d'accordo solo sull'importanza di andare comunque a votare ma, a pochi giorni dalla consultazione referendaria, il leader della Cgil e il dirigente radicale confermano le proprie posizioni
contrapposte e in un faccia a faccia da Costanzo si scontrano sul quesito che propone l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei lavoratori.
''Votare e' importantissimo - ha esordito Cofferati - perche' lo strumento referendario va utilizzato in pieno: anche nella sciagurata ipotesi che non si raggiunga il quorum, dalla societa' italiana deve venire un segnale chiaro contro questo
attacco ai diritti di civilta' conquistati dai lavoratori italiani''. Il segretario della Cgil si e' quindi rivolto direttamente agli ascoltatori sottolineando che in gioco non c'e' la difesa di un ''privilegio'' ma la tutela di chi ''viene reintegrato nel posto di lavoro in seguito ad una decisione della magistratura contraria al licenziamento''. ''Non e'
assolutamente vero - ha aggiunto Cofferati - che se un'azienda avesse la liberta' di licenziare senza giusta causa sarebbe in grado di assumere piu' facilmente altre persone''.
E poi Cofferati rivolgendosi direttamente al suo interlocutore ha detto: ''Mi vergognerei di dire a un giovane disoccupato che il suo futuro passa dalla possibilita' di licenziare un suo fratello maggiore o suo padre''.
Pannella da parte sua ha difeso il referendum sottolineando che il modello che propone il quesito e' quello adottato in Gran Bretagna e Stati Uniti: ''Non e' vero che se passasse il si' si tornerebbe al passato... Altro che barbarie, in questi paesi - ha osservato - non c'e' la barbarie, stavolta reale, della disoccupazione record presente nel Mezzogiorno italiano''. ''Chi non appoggera' questi sette referendum - ha aggiunto - si iscrive al partito della coppia interessantissima di recente formazione Berlusconi-D'Antoni''. Pannella ha quindi attaccato frontalmente la linea della Cgil: ''La vostra politica e' quella di difendere i gia' garantiti e la vostra burocrazia cancella il diritto al lavoro dei giovani meridionali, dei piu' deboli''. Infine l'ultimo scontro tra i due ha avuto per tema il ruolo della Confindustria: ''Sostiene che il referendum e' utile - ha attaccato Cofferati, - sbaglia e capita a te di averla come compagna di strada''. ''Come fai a parlare della Confindustria - ha risposto Pannella
- dopo anni di consociativismo e di concertazione...''. ''Per me sono interlocutori - ha concluso Cofferati - ma io li combatto a viso aperto''.