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Conferenza Rivoluzione liberale
Bazzichi Marco - 18 maggio 2000
TRIBUNA SUL REFERENDUM SULLA LEGGE ELETTORALE

Buonasera agli ascoltatori, siamo nei nostri studi per intervistare in diretta il leader referendario Marco Pannella.

Allora, Pannella, mancano pochissimi giorni al voto dei referendum. Quali sono le sue sensazioni sulla conoscenza che i cittadini hanno dei quesiti?

Pannella: "No, intanto ringrazio, ma vorrei dire subito questo: sicurissimamente le italiane e gli italiani hanno, ma vorrei dirlo veramente, hanno la possibilita' di realizzare che cosa? Ecco, che cosa dico io a Cofferati? Sfascista!"

D.: si', ecco forse, vorremmo sapere se secondo lei gli italiani sono informati sui referendum...

Pannella: "Ah, non ci facciamo illusioni. Il secolo scorso e' finito come il secolo della Cina e di Timor est. Non mi pare, vorrei sbagliarmi, ma anche oggi, qui, OGGI! disperati e convinti di quelle scelte hanno imparato da Riccardo Lombardi, con Rosario Romeo, che veniva, lui e le sorelle, da Taranto, da Lecce a firmare le cambiali per la corrente, elettrica e di partito. Quindi, se la domanda e': gli italiani sanno? No, non sanno"

D.: sarebbe forse il caso di vedere il quesito...

Pannella : "ah beh, una fatica assai ridotta dalla scure della Corte di galline Costituzionale. Una volta si diceva: non menare il cane per l'aia, bene io dico, noi non a l'Aia, ma a Strasburgo meneremo questa corte messa alle corte, alle strette, di polli e mangimi...che mangimi poi...il Craxi delle monetine...e a un certo punto i corleonesi vincono e sono feroci".

D.: Dunque, si'...ora capiscono gli spettatori che e' difficile contenere questo istrione delle politica...dunque il primo referndum di cui parliamo: abolizione della quota proporzionale

Pannella: "Ecco, e' assolutamente necessario passare alla societa' anglosassone come modello, perche' non ha prodotto i mostri strutturali...ma quante volte ne' comunismi ne' fascismi ne' dittature militari. Churchill aveva detto nel '34: se fossi italiano sarei stato fascista, no? E' proprio una strada consecutio temporis"

D.: Ecco, ma abolendo quella quota, voi che farete. Cioe', insisterete a cercare di fare il terzo polo, voi che siete per il bipartitismo.

Pannella: "No, guardi, una cosa ci terrei necessariamente a precisare: se si abolisce la quota proporzionale e il finanziamento pubblico, se muore la partitocrazia romana, io mi libero di capezzone e cappato!

D.: E perche' non se ne libera altrimenti?

Pannella.: "Ah, Benito Mussolini fino al delitto Matteotti voleva passare dai due turni, che poi produceva la furia di Salvemini contro i ministri della mala vita, al turno secco, quando poi gli sfugge di mano la realta' con la quale aveva giocato, per poi fare il democratico, dopodiche'...c'e' il delitto Matteotti, e arriva alla grande teoria, non potendo realizzare una societa' liberale. Cosa fa? Prende Gentile.

D.: Abbiamo 30 secondi, cosa vuol dire agli acoltatori?

Pannella: "Liberta' liberta': quanti delitti si fanno in tuo nome".

D. "Ne ha ancora 20"

Pannella: "Guardi, e' la rivoluzione tecnologica, Internet: tempo e luogo non ci sono piu. Vi pare poco?"

D. : "Cosa fara' domenica sera?"

Pannella: "Ma spero che non si faccia il quorum, perche' ho promesso che mi trombo la Bonino per scommessa."

D.: "E non se la sente perche' non e' piu' giovane?"

Pannella: "No, l'ho sempre evitata per il cognome da stato etico"

D: La ringraziamo.

 
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