La Sofia Loren non potra' mai votare nella sua cittadina natale. Lo sanno bene tutti quelli che hanno montato il caso, ma che, tacendo sui fatti, hanno colto a volo l'occasione per sfruttare la notorieta' del personaggio e vomitare (mai termine e' stato piu' calzante) contro il decreto pulisci-liste.
La nota attrice, oltre a risiedere in Svizzera, non e' piu' cittadina italiana, ma -se non ha cambiato nel frattempo con quella svizzera- francese. Lo divenne quando si sposo', negli anni '60, con Carlo Ponti. E non mi risulta che i cittadini non-italiani possano votare. Del resto la stessa anagrafe di Pozzuoli ha detto che era da tempo che avrebbero dovuta cancellarla, ma non se la sentivano data la notorieta' del personaggio. Quindi, anche senza l'attuale decreto, la Loren non godeva del diritto di voto, che invece le era stato conservato dall'inadempienza dell'ufficio del Comune di Pozzuoli.
Se i promotori dei referendum avessero voglia di denunciare il Comune di Pozzuoli per omissione di atti d'ufficio, non sarebbe male. Notizia la farebbe ....
Non sono un Loren fan, e non leggo le cronache rosa che la riguardano, ma ho letto le agenzie di ieri ..... con il riscontro degli articoli di oggi dove, mi pare, alcuno si sia degnato di dire come stanno le cose.
Sicuramente informati erano la Mussolini con il suo metodo portuale e l'Adinolfi fioraio popolare.