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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 19 maggio 2000
REFERENDUM: STANZANI 'NESSUNA GARANZIA SULLA REGOLARITA DEL VOTO'
Roma, 19 maggio 2000

Dichiarazione di Sergio Stanzani:

"Nonostante il decreto 'pulisci liste' e la vigilanza del Ministero dell'Interno- sicuramente intensificatasi, in queste settimane, a seguito delle nostre denunce- sono ancora molti gli esempi di 'mala amministrazione' che concorrono a compromettere il regolare svolgimento della consultazione e a pregiudicarne il risultato. Sembra abbastanza evidente che in alcuni casi la battaglia 'contro il quorum' sia passata dal piano legislativo, cioè dall'opposizione al decreto del governo, a quello amministrativo e si componga di una serie di inadempienze, ritardi, negligenze o vere e proprie violazioni di legge:

nonostante le disposizioni contenute nel recente decreto del Governo, a fronte di 410.000 cancellazioni fra gli iscritti all'Aire, i cittadini residenti in Italia cancellati dalle liste per accertata irreperibilità non arrivano, nella migliore delle ipotesi, alle 10.000 unità, 5.000 delle quali, a quanto risulta, nella sola città di Roma. Essendo non solo improbabile, ma impossibile, che a Roma si concentrino la metà degli 'irreperibili' italiani, l'unica conclusione che è possibile trarre è che la gran parte dei Comuni italiani ha di fatto sospeso, in via amministrativa, l'applicazione di una norma di legge;

i certificati ancora giacenti, cioè non recapitati agli elettori al termine delle operazioni di consegna (14 maggio), risultano pari a oltre 3.000.000. Il Ministero dell'Interno assicura che questi dati sono in linea con quelli delle precedenti consultazioni, ma manca, visto i ritardi dei Comuni, di rendere noti quanti certificati ad oggi sono ancora giacenti. A tre giorni dal voto, nel 1999, i certificati giacenti erano 1.800.000. Oggi, si può sapere quanti sono?

non è stato fatto nulla, inoltre, sul problema tanto grave, quanto ridicolo, dei cittadini italiani che, per compiti e responsabilità connesse alle funzioni di dipendenti dello Stato, sia nel personale civile, sia in quello militare, sono materialmente impossibilitati dal partecipare al voto per gli incarichi loro attribuiti all'estero. Costoro, obbligati a non votare, sono iscritti d'ufficio fra i sostenitori delle posizioni astensionistiche. A questo problema, si aggiunge, ovviamente, il problema più generale di tutti gli italiani residenti all'estero (anche a decine di migliaia di chilometri dal proprio 'seggio') che sono nella maggioranza dei casi materialmente impossibilitati a partecipare alla consultazione.

E' curioso dunque che in paese in cui il fronte antireferendario si è stracciato le vesti per la cancellazione dalle liste della cittadina francese Sofia Loren- ricevendone in cambio una lezione di stile e un invito a partecipare al voto- le questioni di ben più ampia portata e di ben maggiore gravità non ottengano, neppure nell'imminenza del voto, una risposta decente".

 
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