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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 22 maggio 2000
REFERENDUM 21MAGGIO: AGENZIE DI STAMPA

REFERENDUM: PANNELLA, BERLUSCONI INCORONATO RE DEL REGIME

E' L'EREDE DI QUEL SISTEMA CHE DICEVA DI VOLER COMBATTERE

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 22.36

Roma, 21 mag. - ''Il comitato della conservazione, quello che dice di no ad ogni riforma, ha vinto grazie all'apporto piu' che determinante di Silvio Berlusconi e di tutto quell'ambiente centrista che va da Cossiga a Mastella, passando per Andreotti''.

Questo il commento di Marco Pannella dai microfoni di Radio Radicale ai primi dati sull'affluenza alle urne per i sette referendum. ''Il risultato referendario di oggi -aggiunge Pannella- incorona

Berlusconi erede del regime, dopo un regime di centrosinistra guidato dalla leadership del centro democristiano. Colui che nel '94 si era proposto come alternativa antipartitocratica e liberale e' divenuto, oggi, erede di quel sistema che diceva di voler combattere''.

REFERENDUM: PANNELLA, BERLUSCONI EREDE DEL REGIME

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 22.34

Roma, 21 mag. - "Colui che nel '94 si era presentato come l'alternativa liberale al regime antipartitocratico ne e' diventato l'erede". Marco Pannella nel suo intervento su Radio Radicale cosi' parla di Silvio Berlusconi: "Il risulato referendario di oggi - continua Pannella - incorona Silvio Berlusconi erede del regime, dopo il regime del centrosinistra guidato dalla leadership del Centro Democristiano".

"Il comitato della conservazione che dice No ad ogni riforma - aggiunge Pannella - ha vinto proprio grazie all'apporto piu' che determinante di Berlusconi e dell'ambiente centrista che va da Cossiga ad Andreotti fino a Mastella".

REFERENDUM: PANNELLA, BERLUSCONI INCORONATO EREDE DEL REGIME

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 22.40

ROMA, 21 MAG - ''Il comitato della conservazione ha vinto grazie all'apporto piu' che determinante di Silvio Berlusconi'': lo afferma Marco Pannella ai microfoni di Radio Radicale.

Secondo il leader radicale questo risultato incorona ''Berlusconi erede del regime''. ''Il comitato della conservazione ha vinto grazie all'apporto determinante di Silvio

Berlusconi e dell'ambiente centrisca che va da Cossiga a Mastella passando per Andreotti. Il risultato di oggi - secondo Pannella - incorona Berlusconi erede del regime dopo un regime di centrosinistra guidato dalla leadership del centro democristiano. Colui che nel '94 - prosegue Pannella - si era presentato come alternativa liberale al regime partitocratico oggi ne e' diventato invece l'erede.

REFERENDUM: PANNELLA, NON VALE LA PENA SCORAGGIARSI CIAMPI HA ESPRESSO CLIMA CONSOCIATIVO

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 22.56

Roma, 21 mag. ''Non vale la pena di scoraggiarsi, perche' al danno si aggiungerebbe una pena. La risposta deve essere la ragionevolezza''. Lo ha detto Marco Pannella rispondendo ad un ascoltatore di Radio radicale nel corso del filo diretto organizzato

dall'emittente in occasione del voto referendario.

''Il poderoso esercito di potenti e anche prepotenti -ha detto tra l'altro Pannella- ha deciso di boicottare questi referendum e questo grazie anche all'esistenza del quorum''. E rispondendo ad un altro ascoltatore che gli chiedeva se non fosse opportuno abolire il quorum, Pannella non si e' voluto sbilanciare sottolienando pero'

come la proposta di quell'ascoltatore fosse da considerare ''ragionevole'.

Pannella e' tornato anche sulle affermazioni rese qualche giorno fa dal presidente della Repubblica sulla legittima' dell'astensione: ''Ciampi -ha detto Pannella- ha espresso cosi' il clima consociativo di quelle forze che lo hanno eletto al primo turno

contro la candidatura popolare di Emma Bonino''.

REFERENDUM: PANNELLA, NON VALE LA PENA SCORAGGIARSI

CIAMPI HA ESPRESSO CLIMA CONSOCIATIVO

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 22.56

Roma, 21 mag. ''Non vale la pena di scoraggiarsi, perche' al danno si aggiungerebbe una pena. La risposta deve essere la ragionevolezza''. Lo ha detto Marco Pannella rispondendo ad un ascoltatore di Radio radicale nel corso del filo diretto organizzato

dall'emittente in occasione del voto referendario.

''Il poderoso esercito di potenti e anche prepotenti -ha detto tra l'altro Pannella- ha deciso di boicottare questi referendum e questo grazie anche all'esistenza del quorum''. E rispondendo ad un altro ascoltatore che gli chiedeva se non fosse opportuno abolire il quorum, Pannella non si e' voluto sbilanciare sottolienando pero'

come la proposta di quell'ascoltatore fosse da considerare''ragionevole'.

Pannella e' tornato anche sulle affermazioni rese qualche giorno fa dal presidente della Repubblica sulla legittima' dell'astensione: ''Ciampi -ha detto Pannella- ha espresso cosi' il clima consociativo di quelle forze che lo hanno eletto al primo turno

contro la candidatura popolare di Emma Bonino''.

REFERENDUM: BONINO, A BERLUSCONI RESPONSABILITA' DI PARALISI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 23.10

ROMA, 22 MAG - ''Oggi potevamo avere un'Italia diversa con sette grandi riforme. Chi si e' astenuto, chi ha invitato ad astenersi si e' assunto la resposnabilita' della

paralisi di questo Paese e del rinvio, sine die, con delega in bianco totale ad affrontare questi temi che comunque il Paese dovra' affrontare in ogni modo''. E' questo il commento di Emma Bonino all'esito dei referendum.

Emma Bonino ha affermato ''l'orgoglio di aver posto di fronte ai cittadini italiani questa possibilita' di scelta. Ognuno poi deve assumersi le sue responsabilita'. Chi si e' assunto la responsabilita' di paralizzare oggi su tre grandi temi come la giustizia,

l'economia e la politica, contenuti nelle sette proposte, sappia che da loro dipendera' cosa si dovra' fare su questi grandi temi che rimangono iscritti nelle necessita' di riforma del Paese''.

Mi pare che dai dati che vengono fuori - ha proseguito Bonino - la fotografia che emerge e' che esiste un terzo del Paese che si astiene normalmente, un terzo che ha accolto l'invito irresponsabile di Berlusconi ad astenersi, di fatto dandogli una delega in bianco totale, ed un terzo dei cittadini che ringraziamo perche' responsabilmente hanno deciso che oggi si poteva decidere su sette grandi referendum liberali della

politica, della giustizia e dell'economia che il movimento radicale aveva loro sottoposto. Noi riteniamo - ha aggiunto Bonino - che chi ha invitato all'astensione e innanziatutto Berlusconi si e' assunto la responsabilita' grave di far fallire sette riforme che il Parlamento non e' stato capace di portare a compimento da decenni e di avere sabotato obiettivi che erano contenuti nel programma presentato da Forza Italia nel '94''.

''Silvio Berlusconi ha scelto, capovolgendo gli obiettivi della sua discesa in campo nel '94 di essere cosi' erede e non alternativa del sistema dei partiti. Ai 15 milioni di italiani che si sono recati alle urne e che in ogni altro paese democratico avrebbero avuto partita vinta e sarebbero stati decisivi, come la Svizzera che ha votato oggi su sette referendum, noi diciamo che comunque la battaglia per le riforme non deve finire, che sapremo dare voce alle loro istanze e che faremo tesoro della loro responsabilita' attiva e partecipe, ad un elemento costitutivo che e' quello del voto''.

REFERENDUM: BONINO, E ORA A BERLUSCONI DELEGA IN BIANCO...

Da un lancio dell'agenzia AGI 23.49

Roma, 21 mag. - "Oggi potevamo avere, almeno da domani, un'Italia diversa, con sette grandi riforme. Chi si e' astenuto, innanzitutto Berlusconi, ed ha invitato all'astensione, si e' assunto la responsabilita' della paralisi di questo Paese e del

rinvio sine die con delega in bianco totale ad affrontare questi temi che comunque il Paese dovra' affrontare in ogni modo. Chi ha invitato all'astensione, innanzitutto Berlusconi, si e' assunto la responsabilita' grave di far fallire sette riforme che il Parlamento non e' stato capace di portare a compimento da decenni e di aver sabotato obiettivi, dall'economia alla giustizia, che fin dal '94 erano nel programma di Forza Italia".

Sono queste le prime parole di una Emma Bonino decisamente delusa dal risultato del referendum.

La Bonino se la prende quindi soprattutto con il leader di Forza Italia: "Silvio Berlusconi ha scelto di capovolgere ragioni ed obiettivi della sua discesa in

campo nel '94 e di essere cosi' erede e non alternativa del sistema dei partiti. ma chi si e' assunto la responsabilita' di paralizzare i tre grandi temi contenuti nelle sette riforme sappia che da loro dipendera' - e staremo a vedere - che cosa dovranno fare perche' questi temi rimangono scritti nelle necessita' di riforme del Paese".

Emma Bonino ringrazia poi i "15 milioni circa di italiani che sono andati alle urne. Noi diciamo che comunque la battaglia per le riforme non deve finire, che sapremo dar voce alle loro istanze. Dai dati, viene fuori - continua la Bonino - che esiste

quindi un terzo del Paese che si astiene normalmente, un terzo che ha raccolto l'invito irresponsabile, innanzitutto di Berlusconi, ad astenersi, di fatto dandogli una delega in bianco totale, ed un terzo, che ringraziamo, che, responsabilmente, ha

deciso su sette grandi riforme della politica, della giustizia e dell'economia che il movimento radicala aveva loro sottoposto".

Con questa dichiarazione, Emma Bonino si rivolge ai giornalisti nella sede del partito Radicale e alla fine ringrazia anche "tutti i compagni radicali ma non solo, per la loro partecipazione: il 35% che aveva deciso per una riforma in senso liberale. Auguri al Paese ed a tutti noi".

REFERENDUM: BONINO, BERLUSCONI EREDE SISTEMA PARTITI

DELEGA IN BIANCO TOTALE PER PARALIZZARE IL PAESE

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 23.30

Roma, 21 mag. ''Chi ha invitato all'astensione si e' assunto la responsabilita' della paralisi di questo paese su riforme importanti per le istituzioni, l'economia, la giustizia. E si e' assunto la responsabilita' di aver sabotato obiettivi importanti contenuti fin dal '94 nel programma di Forza Italia: Berlusconi diventa cosi' erede e non alternativa del sistema dei partiti''.

Questo il primo commento di Emma Bonino ai dati sui referendum.

''Ai 15 milioni di cittadini che si sono recati alle urne per decidere e che in qualunque altro paese democratico avrebbero avuto partita vinta diciamo che comunque la battaglia sulle riforme non deve finire. Queste riforme sono scritte sulla pietra e sono

indispensabili per avere una Italia diversa e qualcuno, da oggi, dovra' affrontare questo problema dopo essersi assunto la responsabilita' di far fallire i referendum. L'invito di Berlusconi all'astensione e' stato irresponsabile e cosi' facendo gli e' stata

data una delega in bianco totale''.

REFERENDUM: BONINO, IN SVIZZERA CON IL 30% CE L'HANNO FATTA

UN PAESE DIVISO IN TRE TERZI REFERENDARI

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 23.44

Roma, 21 mag. Come in precedenza aveva fatto Marco Pannella dai microfoni di Radio Radicale, anche Emma Bonino punta il dito sul sitema del quorum che regola la validita' del referendum nel nostro paese. ''Proprio oggi -dice Bonino- in Svizzera, con la stessa percentuale del 30% sono riusciti a decidere

su sette grandi riforme... In Italia c'e' un terzo di astenuti fisiologici, un terzo di elettori che hanno accolto l'invito irresponsabile all'astensione e 15 milioni di italiani che hanno invece responsabilmente scelto di decidere su sette importanti

riforme che il Parlamento non riesce a fare da dieci anni. Ora sento dire che sara' proprio l Parlamento. Davvero auguri. Chi ha paralizzato il paese oggi, invitando i cittadini all'astensione, dovra' dimostrare di saper fare queste riforme''.

REFERENDUM: BONINO, VEDO GRANDI SMOTTAMENTI ALL'ORIZZONTE RICOSTRUISCONO LA DC, MA CON MATTARELLUM STESSI RIBALTONI

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 23.50

Roma, 21 mag.All'indomani del flop referendario, Emma Bonino intravvede ''grandi smottamenti generali'' negli schieramenti politici. ''Mi pare di capire -dice- che sia in atto una sorta di ricostruzione della Dc e credo di poter dire che ci saranno

spostamenti negli schieramenti. Una cosa e' certa: se si votera' alle prossime poltiiche con questa legge elettorale si avranno la stessa instabilita', gli stessi ribaltoni, gli stessi tradimenti''. In ogni caso, dopo il 21 maggio, ''si svelera' il mistero della discesa in campo o meno in politica di D'Antoni''. Bonino, rispondendo ad una domanda del direttore del Tg 5 Enrico Mentana, ha detto di ''dover smentire il grande dialogo che ci sarebbe stato con D'Alema, E per quanto riguarda i quesiti sulla giustizia e sull'economia- ha aggiunto- credo di poter dire che non trovano grande accoglienza in

nessuno dei partiti. Le sette riforme bloccate oggi sono comunque indispensabili andranno fatte. La nostra battaglia non si ferma qui''.

REFERENDUM: BONINO, MI SENTO SCONFITTA

Da lancia ANSA delle ore 00:47

ROMA, 22 MAG - ''Certo che mi sento sconfitta, come mi devo sentire?''. Cosi' Emma Bonino, interpellata dall'Ansa, esprime il suo stato d'animo dopo i risultati deludenti dei referendum. La leader radicale tuttavia non arretra sugli obiettivi politici: ''questi - promette - restano fermi. Come portarli avanti sara' ora oggetto sicuramente di valutazione, questi temi che sono stati oggetto del referendum non li

abbandoneremo''. In questo momento non positivo per il leader radicale una cosa la conforta: ''Che i 15 milioni di italiani che sono andati a votare devono pure avere un interlocutore. Su questo credo possiamo impegnarci''.

REFERENDUM: BONINO, DA DOMANI PREVEDO GRANDI SMOTTAMENTI da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 00.48

Roma, 21 mag. - Emma Bonino ha anche tirato in ballo in sistema della Svizzera, dove non esiste il quorum da raggiungere con il tetto del 50% piu' uno: "oggi li' - dice la Bonino - il 30% dei cittadini ha votato ed ha deciso".

La leader dei Radicali parla poi degli scenari politici del dopo 21 maggio: "io credo che ci saranno grandi smottamenti in generale, mi sembra che ci una grande attivita' nella ricostruzione di un centro piu' o meno democristiano, forse dopo

il 21 maggio si sciogliera' il mistero se D'Antoni scende in campo o non scende".

"Devo invece smentire sui grandi dialoghi aperti con D'Alema - risponde la Bonino al TG5 - perche' non ci sono stati ne'

prima ne' durante ne' dopo; credo peraltro che le istanze, della giustizia e dell'economia, non mi pare trovino oggi in nessuno degli schieramenti grande accoglienza. Forse la parte produttiva del nostro Paese dovra' porselo come problema".

Le riforme previste dal pacchetto referendario sono state definite dalla Bonino "gia' fuori tempo, era necessario farle tanto tempo fa. Ad esempio per la giustizia

e' possibile che questo Paese continui ad essre condannato due volte al giorno dalla Corte di Strasburgo nei primi quattro mesi del 2000? E' possibile che la paralisi economica non abbia prodotto ad oggi nessuna delle riforme necessarie? QuestoPaese ha perso troppo tempo".

Alla domanda del direttore del TG5, Mentana, sull'umore di Marco Pannella, la Bonino risponde: "la sua capacita' di lotta e' a prova di bomba. Credo che sara' di aiuto per tutti noi. E poi mi aiuta l'idea che nonostante tutto - l'appello alla delega

in bianco miracolistica o l'astensionismo fisiologico - questi 15 milioni di italiani debbano pue avere un interlocutore: su questo ci impegneremo".

Altri referendum in vista? "E' troppo presto per decidere, la lotta politica non violenta o istituzionale ha altri strumenti, pero' questi temi non li abbandoneremo".

 
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