(ANSA) - BOLOGNA, 22 MAG - E' solo del 23,4% la quota di
''astensionismo attivo'', cioe' di elettori che hanno
consapevolmente scelto di non votare richiamandosi alle
indicazioni dei partiti, mentre sarebbe del 44,5% la quota dell'
astensionismo ''apatico'', cioe' di coloro che tradizionalmente
ai referendum non vanno alle urne. Lo sostiene uno studio dell'
Istituto Cattaneo di Bologna, curato da Guido Legnante e Paolo
Segatti, che ha riguardato la consultazione sul sistema
elettorale e che si e' basato sulla media dei risultati dei
referendum degli anni '90. Il 23,7% ha invece votato si', il
5,2% no ed il 3,2% ha espresso un voto non valido. Secondo
questo studio dunque, se si scorpora dal risultato la quota
degli astenionisti ''apatici'', la differenza fra il fronte del
si' ed il fronte del no (no nella scheda piu' astensionismo
attivo) e' molto meno rilevante.
Inoltre, secondo la ricerca dei due docenti del Cattaneo, una
quota di elettori che il 16 aprile alle elezioni regionali aveva
votato per partiti contrari al maggioritario, ha invece votato
si' per l' abolizione della proporzionale. Se si comparano
infatti i voti ottenuti nelle 15 regioni dove si e' votato il 16
aprile da Ds, Bonino, Democratici ed An - precisa lo studio -
emerge che un mese fa erano il 23,5% dell' elettorato. (SEGUE).
(ANSA) - BOLOGNA, 22 MAG - Nelle stesse 15 regioni la quota
di si' al maggioritario sul totale degli elettori e' stata pari
al 26,5%, quindi tre punti in piu'. Inoltre questa differenza
non e' distribuita in modo omogeneo. Ad esempio i si', infatti,
sono piu' del previsto in Lombardia e Veneto e meno in Umbria e
Toscana. (ANSA).
DIL
22-MAG-00 17:23 NNNN