Qui, come pure nel forum su www.radicali.it (ambiente piu' "difficile" di questo, perche' piu' aperto), le persone che frequentano il partito, i punti di riferimento sul territorio, gli "storici" come i piu' recenti, si affacciano, ma solo per leggiucchiare qualcosa. Per scrivere, praticamente mai.
Strumenti di cui i radicali sono stati precursori, messi a disposizione degli altri, ma poco usati dai radicali.
Non che i radicali non abbiano dubbi, critiche da esporre, fastidi, commenti da fare, sul movimento, sulla strategia, sulla tattica, sui "dirigenti" che li rappresentano in TV e sulla stampa; anzi, a quattr'occhi parlano, eccome.
Ma in pubblico no. In pubblico non si dice nulla, poco anche nelle assemblee.
C'e' una sorta di strana autoconsegna del silenzio. Timore di esporsi, rimettendoci qualcosa? Rispetto per i leader? Solidarieta' etnica? Senso dell'inutilita' di un proprio commento? Poca stima, o disprezzo, per la discussione telematica?
Mah, forse un po' di tutto questo, dipende. Eppure, sarebbe stato invece utile fare tesoro dei nuovi strumenti per aiutare Marco con la propria opinione, correndo magari il rischio di scrivere qualcosa fuori standard: non tutto si puo' dire nelle riunioni al partito; ma soprattutto, pochi possono farlo.
Qua, da anni, si trovano solo numerosissimi e martellanti comunicati ufficiali, articoli di giornale sui radicali, dichiarazioni sui radicali, qualche battuta, qualche mini-discussione sui massimi sistemi, qualche schiaffone all'avversario politico del momento, qualche risposta - seria, compunta - all'antiradicale che entra per schizzare escrementi.
Commenti di radicali sui radicali, sul movimento, quasi niente; ogni morte di papa, uno sfogo esasperato, senza seguito; rarissime domande, rigorosamente senza risposta.
Ai tanti comunicati dalla sede nessuno sente mai la voglia di fare un commento, una critica? Non e' possibile.
Infatti la voglia di commenti, non necessariamente sempre benevoli, c'e', ma non c'e' il commento.
Il rispetto per la propria storia e per Pannella e per Bonino e per i propri compagni, non si esterna al meglio con il silenzio, ma con la parola. Mi pare.
Dice Pannella: fra un anno, il partito telematico. C'e' tempo. C'e' tempo?
E, nel frattempo?