(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Gianni Baget Bozzo si improvvisa
menestrello e riscrive l'Inno di Mameli, che si trasforma in un
Inno a Silvio, dedicandolo agli 'amici' del Polo e ai 'nemici'
della sinistra usciti battuti dalle urne referendarie.
Ecco il testo, riveduto e corretto, che verra' pubblicato su
'Tempi' in edicola giovedi': ''Fratelli d'Italia, l'Italia s'e'
desta: Segni e Pannella han perso la testa. Dov'e' la sinistra
ci porga la chioma che schiava di Silvio Iddio la creo'. Su
fratelli cantiamo l'inno nazionale: l'Italia non e' piu' di Di
Pietro e di Borrelli, non e' di Colombo e nemmeno di Caselli.
Stringiamoci a corte, i giustizialisti alla morte: andiamo a
votare, Italia chiamo'. Su contiamo le vittime nostrane del
referendum. Le donne, Fini, non ti vogliono piu' bene, hai
ancora troppo la camicia nera. Segui il consiglio pensa a
Tatarella, fatti spiegare la destra piu' bella. Mio caro Casini
vai pure a votare, qualcosa dalla vita devi imparare, sei sempre
il piu' bello, non sempre il piu' saggio, per fare politica ci
vuole coraggio. Ferrara, la tua politica ha troppa memoria, il
vento di Silvio ha cambiato la storia. Scorda che Togliatti ti
ammiro' infante, le sberle che hai preso ormai sono tante.
Pensavi tu un giorno D'Alema statista? Ora e' finito in fondo
alla lista. Amici asinelli che triste giornata, e questa di
Bianco e' pur la mesata: che vi rimane figlioli diletti, se non
Marini che vi asciughi gli occhietti?''(ANSA).
PAE
23-MAG-00 15:29 NNNN