(ANSA) - MILANO, 26 MAG - Manifestazione questa sera davanti
alla Prefettura indetta da ArciGay e dalla Giovane Giunta, cui
hanno aderito i Comunisti Italiani, i Verdi, la Camera del
Lavoro e altre associazioni omosessuali. La protesta e' stata
organizzata contro le dichiarazioni del presidente del Consiglio
e, a detta dei manifestanti, prevedeva nelle intenzioni il
passaggio di un piccolo corteo con bandiere e striscioni nel
marciapiedi antistante il portone di corso Monforte.
Ma e' venuto il divieto della Questura, e per questo i
manifestanti, un centinaio, oggi pomeriggio hanno bloccato la
strada (lasciando comunque passare biciclette, motorini e mezzi
pubblici). ''Ci vietano il diritto di protestare contro il
divieto di manifestare'' e' stato il commento piu' frequente.
Maso Notarianni, segretario provinciale dei Comunisti
Italiani, ha stigmatizzato la decisione della Questura ''che
pure tollera di tutto in questa citta' '', e ha aggiunto: ''essa
si e' resa responsabile del disagio dato ai cittadini.
Togliendoci la liberta' di manifestare ci hanno costretto a
scendere per la strada''.
Gli striscioni stesi per terra inneggiavano alla ''liberta'
di amare contro l'ottusita' di Amato'', ''contro i ghetti e i
recinti in cui ci vuole costringere il governo''. L'Anno Santo,
diceva un altro, ''non sospenda le liberta' ''. (ANSA).
VO
26-MAG-00 19:31 NNNN