Da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore 14.09ROMA, 31 MAG - Il giudice costituzionale Fernanda Contri ''non aveva i requisiti per essere nominata alla Consulta: le mancano infatti i 20 anni di esercizio dell'avvocatura richiesti dalla Costituzione. E anche considerando valida, ai fini dell'elezione, la pausa nella sua attivita' di avvocato dovuta alla lavoro svolto al Csm, resterebbero 45 giorni sufficienti ad invalidarne la nomina''.
La denuncia arriva da Marco Pannella, Filippo Mancuso (FI) e Pietro Milio (Lista Pannella) che dopo la notizia data dal 'Velino' sulla mancanza dei requisiti del giudice hanno deciso di approfondire la vicenda. ''Ho presentato diverse interrogazioni -ha detto Milio- per informare gli italiani e chiedere giustizia e legalita' in un paese in cui giustizia e legalita' sono un lontano ricordo. Ho chiesto di conoscere l'iter per l'esame dei requisiti e, alla Corte, quali fossero quelli del giudice Contri, ma le interrogazioni sono state respinte e la Corte non ha risposto''. Per Mancuso il problema ''non e' solo la nomina di un giudice senza requisiti, ma anche che aver fatto tale nomina costituisce il reato di attentato alla costituzione (art.90): non e' solo il caso Contri dunque, ma anche il caso Scalfaro''. E Pannella ha concluso ricordando che evitando di rispondere alle interrogazioni ''viene impedito l'esercizio di un potere dovere del parlamentare'' e annunciando
che ''la battaglia continuera' ''.