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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 5 giugno 2000
CARCERE: SEN. PIETRO MILIO (LISTA PANNELLA) PRESENTA INTERROGAZIONE A RISPOSTA URGENTE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SULLA MORTE IN CARCERE DI ANGELO AUDINO.

COMUNICATO STAMPA

Roma 5 giugno 2000 - Il Sen. Pietro Milio (Lista Pannella) ha presentato oggi un'interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia sul caso della morte di Angelo Audino avvenuta il giorno 13 aprile, nel Centro diagnostico terapeutico del carcere delle Vallette a Torino.

Angelo Audino era stato arrestato il primo aprile 1999 dalla questura di Asti per traffico di droga e, dopo l'arresto, il giudice Alberto Lari di Asti aveva ritenuto di concedere ad Angelo Audino gli arresti ospedalieri presso l'ospedale Mauriziano Umberto 1 di Torino, dove, come risulta dalle relazioni mediche ed ospedaliere, veniva diagnosticata una "ipertensione arteriosa essenziale severa, cardiopatia ischemica monovasale e pregresso infarto miocardico con retinopatia casuata dalle conseguenze".

Il 2 novembre 1999, il giudice Alberto Lari, decideva di concedergli gli arresti domiciliari presso l'abitazione a Montafia d'Asti, ma, trascorse 23 ore a casa, la questura si sarebbe però presentata per arrestare Angelo Audino per vecchi definitivi. Dopo quell'arresto, pù volte il Tribunale di Sorveglianza aveva rigettato la domanda di arresti domiciliari, in particolare il 9 dicembre 1999 e il 31 marzo 2000. Ma il rigetto più grave è quello che sarebbe avvenuto il 12 aprile, la sera prima del decesso, quando ad Audino sarebbe stato comunicato il rigetto dell'istanza di differimento pena con la motivazione che le patologie di cui era sofferente sarebbero state controllabili in ambito carcerario.

Ma proprio il giorno 12 aprile, durante una visita con la moglie, Angelo Audino sarebbe stato colto da malore anche a causa di 12 fiale di catapresan che gli sarebbero state iniettate in vena tutte insieme. Il medico chiamato dalla moglie avrebbe insinuato che l'Audino stesse fingendo e lo avrebbe posto su una barella dicendo che lo avrebbero messo in corridoio a "prendere aria". Inoltre i compagni di cella hanno riferito che il giorno della sua morte, per ben tre volte, l'Audino si sarebbe recato in infermeria senza trovare il medico, che l'agente di custodia chiamato dal compagno di cella dell'Audino avrebbe detto "di lasciarlo dormire", mentre il medico sarebbe intervenuto dopo circa dieci minuti, quando il detenuto era già morto.

Milio ha chiesto di sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra descritti e

quali provvedimenti intenda prendere per individuare e punire i responsabili dell'accaduto e ha dichiarato "La situazione nelle carceri è sempre più grave e ormai quotidianamente veniamo a conoscenza di storie di ordinario degrado umano e civile. Quello denunciato oggi non è che l'ultimo di una lunga serie di decessi, peraltro accaduto più di un mese fa. Avverto l'urgenza di sapere e di conoscere quanto sta accadendo o è accaduto dentro il carcere e per questo mi rendo disponibile per chiunque voglia denunciare fatti gravi che avvengono nelle carceri. Questa estate sarà per me e per i radicali una stagione da dedicare al monitoraggio della situazione nelle carceri."

 
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