Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 04 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rita - 8 giugno 2000
Il 26 giugno si terra' a Roma (Campidoglio - sala del Carroccio) un convegno in occasione del decennale della legge Jervolino - Vassalli sulla droga.

26 GIUGNO 1990

26 GIUGNO 2000

LEGGE JERVOLINO-VASSALLI - 10 ANNI DI FALLIMENTI

A che saremmo ridotti se ci dovesse essere vietato tutto ciò che può indurci a delitto? Bisognerebbe privare l'uomo dell'uso dei suoi sensi.

(Cesare Beccaria)

Lunedì 26 giugno '00

dalle 9.00 alle 14.00

ROMA - CAMPIDOGLIO

SALA DEL CARROCCIO

HANNO FINORA ASSICURATO LA LORO PRESENZA

PRESIDENZA DEL CONVEGNO: MAURIZIO TURCO, CARMELO PALMA

VALUTAZIONE DELLA LEGGE: COSTI E BENEFICI

* CARLA ROSSI, ordinario di statistica all'Università di Tor Vergata, consigliere di amministrazione dell'OEDT (Osservatorio Europeo Droghe e Tossicodipendenze)

VALUTAZIONE SUL CAMPO

* MASSIMO BARRA, Direttore di Villa Maraini

* CARLO VALENZI, Presidente della FEDERSERT (Federazione Nazionale degli Operatori dei Servizi Pubblici per le Tossicodipendenze)

* IGNAZIO MARCOZZI ROZZI, Presidente dell'Agenzia Comunale sulle Tossicodipendenze

I NUOVI CONSUMI

* FABRIZIO STARACE, Psichiatra, consulente OMS

LA LEGGE E LA GIUSTIZIA

* GIAN DOMENICO CAIAZZA, avvocato

* FRANCESCO DI MAIO, dirigente squadra mobile di Roma, sezione narcotici

* RITA BERNARDINI. imputata e condannata nei processi per disobbedienza civile

MARCO PANNELLA: 30 ANNI DI LOTTE RADICALI ANTIPROIBIZIONSTE

* ANGIOLO BANDINELLI

E meglio prevenire i delitti che punirgli. Questo è il fine principale d'ogni buona legislazione, che è l'arte di condurre gli uomini al massimo di felicità o al minimo d'infelicità possibile, per parlare secondo tutt'i calcoli dei beni e dei mali della vita. Ma i mezzi impiegati fin ora sono per lo più falsi ed opposti al fine proposto. Non è possibile il ridurre la turbolenta attività degli uomini ad un ordine geometrico senza irregolarità e confusione. Come le costanti e semplicissime leggi della natura non impediscono che i pianeti non si turbino nei loro movimenti così nelle infinite ed oppostissime attrazioni del piacere e del dolore, non possono impedirsene dalle leggi umane i turbamenti ed il disordine. Eppur questa è la chimera degli uomini limitati, quando abbiano il comando in mano. Il proibire una moltitudine di azioni indifferenti non è prevenire i delitti che ne possono nascere, ma egli è un crearne dei nuovi, egli è un definire a piacere la virtù ed il vizio, che ci vengono predicati eterni ed

immutabili. A che saremmo ridotti, se ci dovesse essere vietato tutto ciò che può indurci a delitto? Bisognerebbe privare l'uomo dell'uso de' suoi sensi. (Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail